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MotoGP Phillip Island, Ducati vuole Bagnaia campione: Martin e Pecco nervosi. Di Giannantonio getta la spugna

Conferenza stampa intensa per il GP di Australia, quart'ultima prova del Mondiale MotoGP a Phillip Island. Bagnaia e Martin sono stati stuzzicati sulla possibilità che Ducati favorisca Pecco. Intanto Di Giannantonio annuncia l'operazione alla spalla

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Il week end della MotoGP a Phillip Island è cominciato con loro. E non poteva essere altrimenti. Uno di fianco all’altro. Solo loro, Jorge Martin e Francesco Bagnaia. Un’immagine già vista lo scorso anno. La volata per il Mondiale di fatti inizia all’alba con la conferenza del Gp di Australia. Gli altri piloti, a margine ma sempre a parlare del duello per il titolo, qualcuno si è anche sbilanciato. Intanto Fabio Di Giannantonio ha annunciato la decisione sull’infortunio alla spalla che lo tormenta da tempo, si opera, ecco quando e quante gare salterà.

MotoGP Phillip Island, Bagnaia concentrato

E’ in rimonta, arriva da una doppietta ed è in fiducia. Pecco Bagnaia ha dieci punti in meno in classifica, rispetto a Martin, ma un’inerzia maggiore dopo Motegi dove ha dominato. Come ripetuto nelle varie dichiarazioni, prima di arrivare a Phillip Island, il due volte campione del mondo non si scompone più di tanto nemmeno nel media day del GP di Australia: “Non è obbligatorio ora essere in testa. Perdere o guadagnare punti ora non è decisivo, l’importante è giocarsela fino a Valencia. Proveremo a fare il massimo, il potenziale per vincere c’è. La cosa più importante sarà capire che pneumatici montare nei vari casi, come in Indonesia. E dobbiamo guardare anche le condizioni meteo, potrebbero esserci pioggia e vento”

Gp Australia, Martin si sente pronto per la battaglia

Dieci punti in più, una pressione maggiore che lui stesso ha ammesso fare fatica a controllare ma la sensazione che sia la volta buona per Jorge Martin che in conferenza ostenta fiducia sulla volata con Bagnaia: “Siamo al rush finale, la cosa più importante per me è arrivare a Valencia ancora in corsa. Ora gli errori sono più pesanti e, in alcuni casi, potrebbero essere disastrosi. Proverò a restare concentrato. L’Australia è un tracciato bellissimo, vorrei tanto vincere ma la cosa più importante è il Mondiale. Se ci sarà l’opportunità la coglierò al 100%”.

Ducati arbitro del Mondiale: Bagnaia e Martin non ci credono

Nella settimana di sosta, a dire il vero nell’ultimo periodo in toto, sono in molti a credere che la dominatrice della stagione, Ducati possa avere un ruolo decisivo nel duello iridato. C’è chi come Melandri pensa che Ducati possa favorire Bagnaia a scapito di Martin che l’anno prossimo andrà in Aprilia scottato dalla scelta di Borgo Panigale di promuovere Marquez nel team factory.

Ed è proprio Pedro Acosta, giornalista per un giorno, che pone in un video questa questione ai due. La risposta è secca e condivisa. Martin: “Non ci penso, sono concentrato a fare il massimo in pista”. Bagnaia: “Se Ducati mi volesse aiutare, staremmo usando l nuovo telaio ma non è così. E Dall’Igna è stato molto chiaro: abbiamo gli stessi pacchetti”.

Fonte: Getty

MotoGP, Di Giannantonio si arrende: operazione dopo la Thailandia

Una decisione sofferta è arrivata a margine del media day a Phillip Island. Fabio Di Giannantonio ha annunciato che correrà il Gp di Australia e poi il Gran Premio della Thailandia del 27 ottobre ma poi il pilota romano andrà sotto i ferri per sottoporsi a un’operazione chirurgica alla spalla sinistra che si era infortunata nelle pre-qualifiche del Gp di Austrlia. Una decisione presa in accordo col team VR46 e lo staff medico del professor Alessandro Castagna (che eseguirà l’operazione).

Diggia quindi non ci sarà quindi nelle ultime due gare della stagione, a Sepang in Malesia e la chiusura a Valencia. Fabio ha spiegato: “Avrei voluto correre fino a Valencia ma la pausa invernale corta mette a rischio la preparazione per il 2025“. Sulla stessa lunghezza d’onda il team director del Pertamina VR46, Alessio Salucci: “Non è stato facile, avrebbe potuto continuare a gareggiare, ma avrebbe significato posticipare l’intervento e non ci sarebbe stato il tempo necessario per ottimizzare il recupero e la riabilitazione e questo avrebbe sicuramente pregiudicato l’avvio della prossima stagione”.

Motogp: la classifica piloti completa

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