“Sono contento di essere tornato qui. La pista mi piace molto. Due anni fa, nella prima stagione in MotoGP, sono andato bene. Da allora abbiamo fatto molta esperienza e possiamo fare ancore meglio quest’anno anche se il tratto con il lungo rettilineo non sarà facile. Ma nel primo e nell’ultimo settore potremmo recuperare”. Così Fabio Quartararo alla vigilia del Gran Premio delle Americhe sul circuito di Austin. Il francese della Yamaha leader del mondiale MotoGP ha poi continuato: “A Misano ho avuto dei momenti in cui ho pensato al campionato, ma quando ho passato Miller e ho visto Pecco (Bagnaia, il suo rivale più diretto, ndr) davanti mi sono detto che dovevo provarci. La seconda posizione di quella gara va bene per il campionato. Peccato non essere arrivati primi, ma siamo andati velocissimi. Spero che qui sarà lo stesso. Ovviamente se vedessi che la situazione è complessa non cercherei spingere oltre i miei limiti”.
Anche Quartararo è intervenuto poi sulla questione sicurezza: “Le parole di Michel Fabrizio (aveva detto, annunciando il ritiro, che i giovani piloti non calcolano i rischi esattamente come fa Marc Marquez, ndr)? A volte le persone parlano tanto per parlare. Non avevo seguito la vicenda, me ne ha parlato Pecco. Commenti del genere non meritano risposte. Marquez fino all’anno scorso è stato il migliore, è ovvio che tutti vogliano essere come lui. Penso che sia normale. La situazione è difficile per tutti, l’abbiamo vissuta al Mugello e poi a Jerez. Ovviamente per Maverick (Vinales, ndr) è un momento bruttissimo. Non voglio parlare di questo, non voglio commentare. Ogni pista ha una sua Safety Commission e io penso che stiano facendo il meglio che si può fare. Dei rischi ci sono sempre. Avere molti meno rischi di adesso non è semplice”.