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Motogp, la vita oltre le corse: Valentino Rossi già in paranoia

Il Dottore della Motogp Valentino Rossi si avvicina inesorabilmente alla fine della sua gloriosa carriera. Ma sarà pronto per la sua nuova vita? Il distacco sarà davvero difficile.

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Gran Premio Nolan del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna (Italia); Grande Prémio do Algarve (Portogallo); Gran Premio Motul de la Comunitat Valenciana (Spagna). Tre gare, appena tre miseri Gran Premi, e la carriera in Motogp di Valentino Rossi sarà terminata. Una relazione col Motomondiale che dura da più di 25 anni, fatto di nove titoli iridati e soprattutto tantissime emozioni. Perchè se oggi la Motogp è quello che è, lo deve prima di tutto al Dottore, alla sua allegria, alla capacità di raccogliere tifosi in tutte le parti del mondo e su ogni singolo circuito su cui abbia corso.

Valentino, che per di più sta per diventare papà, ha rilasciato una bellissima intervista, tra il serio e lo scherzoso in pieno stile Vale, alla versione spagnola di DAZN, la famosa piattaforma di Streaming, rivelando di essere davvero impreparato ad appendere il casco al chiodo. Queste le sue dichiarazioni:

“Sono entrato in paranoia pensando a Valencia. Penso di non essere preparato per il momento in cui smetterò di essere un pilota di MotoGP. Quando ho annunciato il mio ritiro, in Austria, non sono stato particolarmente condizionato dalle mie parole. Però adesso è diverso, ho realizzato che la mia vita sta per cambiare. Sono 15 anni che si parla del mio ritiro, ma non mi ero mai preoccupato della cosa. L’addio non sarà facile, ma penso che possa comunque essere un bel momento, nonostante tutto”.

L’intervista prosegue toccando alcuni momenti iconici della carriera del 46, come i primi Mondiali vinti e la scelta, alquanto folle, di lasciare una Honda invincibile per andare, a fine 2003, a guidare per la Yamaha, una casa che al tempo si trovava in una profonda crisi tecnica. Ma ai tempi Rossi era mostruoso, un automa imbattibile, e al suo primo anno vinse subito il titolo iridato:

“Ci fu sicuramente un po’ di follia in quella scelta, perché all’epoca sembrava che lasciare Honda significasse chiamarsi fuori dalla lotta per il Mondiale. Però avevo anche tanta fiducia in me stesso. Di sicuro, non mi sarei mai aspettato di vincere con Yamaha già alla prima gara!”.

Da ricordare come di un possibile addio di Rossi alla Motogp si parlava già a fine 2006, nel periodo in cui aveva pure sostenuto alcuni test con Ferrari. Nel pensiero di Valentino, ma anche della casa di Maranello, c’era l’intenzione di creare un binomio Made in Italy che a livello di business avrebbe avuto pochissimi rivali nella storia. Rossi però spiega che le cose alla fine non si sono concretizzate “perché mi dissi che volevo correre in MotoGP il più a lungo possibile, senza avere rimpianti quando mi fossi voltato indietro”.

Infine, una decida alla Spagna, dove sul circuito di Valencia correrà la sua ultima gara e dove, lo si può ben dire, raccoglie più tifosi dei padroni di casa ogni volta che gareggia:

“Tanti dei miei rivali più forti sono stati spagnoli e i tifosi iberici sono sempre molto energici nel supportare i loro beniamini. Ciononostante, in Spagna mi hanno sempre trattato benissimo. Proprio per questo voglio ringraziarli, mi hanno fatto sempre sentire a casa, nonostante fossi un avversario”.

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