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Motogp, l’Italia a Misano: Ducati stupenda, Rossi-Dovi in declino

Per un Pecco Bagnaia e una Ducati che splendono c'è un Valentino Rossi che, nonostante la bella intervista a cuor leggero realizzato a da Guido Meda, non riesce a svoltare il finale di carriera.

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Apoteosi della Ducati nelle qualifiche del Gran Premio di San Marino, quattordicesimo appuntamento del Mondiale Motogp che si corre sullo storico circuito di Misano, a due passi da Rimini. Sia in pista che sugli spalti oggi è stata una grande festa, con la fine del Q2 che ci regala una perfetta fotografia del momento degli azzurri nel Motomondiale tra passato presente e futuro. Se ora sembra essere finalmente il momento della Ducati (4 moto nelle prime 5 posizioni tra Factory e Pramac) e di Pecco Bagnaia, arrivato alla sua terza pole position consecutiva e alla sua sesta prima fila consecutiva, chi pare ormai a fine corsa sono i due vecchi leoni Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, tristemente penultimo e ultimo in 23° e 24° posizione in sella alla M1 Petronas.

Bellissimo l’omaggio che il pubblico ha riservato a Pecco, con tantissimi striscioni dedicati proprio a lui. “Lo confesso, Pecco spesso” uno dei più divertenti, a sottolineare l’affetto che il pubblico italiano (ma in generale tutto quello che segue la Motogp) prova nei confronti di questo campione umile, cresciuto nell’Academy di Rossi ma ormai pronto a volare da solo. Queste le sue parole al termine della qualifica, allontanando una sorta di paragone con il mentore Valentino Rossi che, secondo Pecco, è pura follia:

“Sono contento, stiamo lavorando veramente bene. E’ già quattro weekend che lo stiamo facendo, poi è la pista di casa e c’è sempre uno stimolo in più. E’ una gara speciale, una giornata molto bella. Sono partito il prima possibile perchè sapevo che c’era la pioggia. Facendo in questo modo avevo previsto che qualcuno mi avrebbe seguito, ma in ottica campionato poteva anche farmi comodo avere un po’ di moto davanti a Quartararo. Ho pensato a me stesso, ho spinto da subito nell’outlap ed è stata la chiave per fare il tempo buono. Mi piacerebbe lottare con Fabio domani, noi siamo pronti in ogni condizione anche se preferisco una gara asciutta […] Prendere il testimone di Valentino Rossi è impossibile – ha spiegato Pecco, primo italiano in pole a Misano dopo il ‘Dottore’ nel 2009 -. Fare quello che ha fatto è veramente duro, non penso di potrà ripetere. Anche a livello di carisma e di come ha appassionato le persone. Mi piacerebbe ereditare la facilità con cui trasmette la sua passione per le moto. Non mi sento di essere il suo erede o di essere il riferimento degli italiani, a deciderlo saranno i fatti […] E’ difficile prevedere cosa succederà domenica. Se dovessi partire bene vorrei provare ad andare via con il mio passo come ad Aragon, se ci sarà dietro qualcuno si vedrà. Qui però è più difficile, la gara è più lunga e più impegnativa dal punto di vista fisico. Mi piacerebbe fare una lotta con Quartararo, ma se dovessi andare via da solo, sarebbe anche meglio…”.

Anche Jack Miller è stato in grado di tirare fuori il meglio dal Desmomotore Ducati che sta letteralmente dominando in questo mondiale, facendo della moto di Borgo Panigale la migliore e più completa del lotto per distacco:

“Siamo in una buona posizione, siamo stati forti per tutto il weekend. C’è il punto interrogativo sul meteo ma penso che in tutte le condizioni abbiamo un buon ritmo, il grip è buono anche sul bagnato ma sarebbe più divertente guidare sull’asciutto […] Ero un po’ nervoso alla fine per le bandiere gialle, ma alla fine ce l’ho fatta comunque – ha aggiunto Miller -.Mi sono sentito abbastanza in controllo, forse avrei potuto gestire l’ultimo settore un po’ meglio. Pecco ha un passo fantastico e restare dietro di lui potrebbe essere una buona strategia, vedremo cosa riusciremo a fare domani”.

Per una parte d’Italia che sorride, però, dal lato opposto della griglia di partenza le sue “Superstar” delle moto, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, si leccano le ferite. Il Dottore va a terra nel corso del Q1 non ci prova neanche, finendo 23° davanti solamente qualcuno che ha fatto peggio, ovvero il Dovi, fino a un anno fa in lotta per il titolo mondiale ed ora senza una vera moto, costretto a barcamenarsi al rientro dopo quasi un anno ma non ottenendo i risultati desiderati.

Rossi cade nel Q1, come avvenuto anche nelle FP3. In difficoltà assoluta, è praticamente ultimo, davanti a Dovizioso al ritorno dopo 11 mesi e con una moto vecchia di 2 anni. Molto male. E questa è la faccia nascosta della luna, in un GP di San Marino che promette di essere una festa vera per tutti gli appassionati delle due ruote, dove solamente El Diablo Quartararo potrebbe avere qualche speranza di rovinare la giornata ai Ducatisti e all’Italia intera.

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