Dopo una domenica di pausa torna in pista la MotoGP. Che resta in territorio americano, passando dall’Argentina agli Stati Uniti, per la precisione il Texas, dove si corre nel fine settimana il Gran Premio di Austin terza prova del Motomondiale. Finora è stato un monologo assoluto nel nome di Marc Marquez e del fratello Alex. Bagnaia è uscito sempre sconfitto dal confronto interno con Marc. E il suo team manager Davide Tardozzi lo mette in guardia dalla probabile tripletta dello spagnolo. Intanto il campione del mondo, Jorge Martin ha parlato a cuore aperto del momento difficile dopo il secondo infortunio in attesa di capire la data di rientro.
- Pedrosa e Tardozzi: "Ad Austin comanda Marc Marquez"
- Marquez ad Austin era una sentenza in passato
- Jorge Martin si racconta: "Sono ingrassato, non è facile"
- Martin: "Stare fermo mi stava uccidendo"
Pedrosa e Tardozzi: “Ad Austin comanda Marc Marquez”
Nel nome di Marc Marquez. Lo spagnolo ha dominato finora la MotoGP 2025. Ha vinto le due Sprint e le due gare sin qui disputate, con tanto di pole a monte ed il fratello Alex sempre nei tubi di scarico. Sia in Argentina che in Thailandia Marc ha giocato al gatto col topo dimostrando la stessa supremazia schiacciante. Senza se e senza ma. Fatta la pole, dominata la Sprint, in gara si è lasciato puntualmente sfilare dal fratello Alex per poi infilarlo e salutarlo nel finale. Insomma questo Marc fa paura proprio perchè fa quello che vuole quando lo vuole.
Ad Austin la musica potrebbe non cambiare. Anche perchè la pista americana è tra le preferite dello spagnolo. “Sappiamo che Austin è anche un circuito in cui Marc è molto forte – ha detto il collaudatore KTM Dani Pedrosa a DAZN Spagna – Vedremo se Bagnaia riuscirà a ribaltare un po’ la situazione”.
Pecco sin qui non solo non riesce a stare con Marquez, sia Marc che Alex, ma sembra lontano parente di quello che negli ultimi 4 anni ha vinto due mondiali e arrivato due volte secondo lottando fino all’ultima gara facendo incetta di vittorie. Al di là dell’impegno bi-partisan, la Ducati sembra appoggiare in toto Marquez.
E dopo quelle di Claudio Domenicali lo confermano anche le parole di Davide Tardozzi: “Il circuito di Austin è una specie di giardino per Marc, ma in Qatar ci aspettiamo che Pecco combatta con lui per la vittoria“. Il team manager Ducati ha spiegato lo stato di grazia di Marc: “In questo momento siamo davanti al miglior Marc Marquez che si sia mai visto in MotoGP”.
Marquez ad Austin era una sentenza in passato
La storia d’amore di Marquez con la pista americana è iniziata come un colpo di fulmine: nel 2013 era già stato il più veloce in un test che inaugurava la pista texana. Poi, nella prima edizione del GP di Austin, Marc ottenne la pole position, il giro più veloce e vinse la gara, con un vantaggio di 1,5 secondi sul suo compagno di squadra, Dani Pedrosa. Era la seconda gara del 93 in MotoGP. Quell’anno il rookie spagnolo si sarebbe laureato campione, diventando il più giovane della storia a riuscirci.
Da lì in poi Marc ha calato una sestina di successi consecutivi, vincendo fino al 2018 sempre contro avversari diversi, Pedrosa (2014), Dovizioso (2015), Lorenzo (2016), Rossi (2017). Viñales (2018). Sarebbe state 7 le vittorie ma nel 2019 un guasto alla sua Hondo lo privò del successo nell’anno del record dei punti. Settimo sigillo rimandato al 2021 davanti a Quartararo. Ora Marc pregusta l’ottava meraviglia texana, la prima con la Ducati.
Jorge Martin si racconta: “Sono ingrassato, non è facile”
Per un campione che sta dominando un altro che sta mordendo il freno. Stiamo parlando del campione in carica, Jorge Martin costretto a guardare ancora la MotoGP da casa dopo il secondo infortunio che gli sta facendo saltare tutta la prima parte del Mondiale. In attesa di capire se lo spagnolo tornerà almeno in Qatar o direttamente a Jerez al ritorno in Europa per il 5° round del Mondiale, le sue parole in un podcast sono le specchio del momento non facile.
Martin fermo oramai da due mesi ha voluto sperimentare il format del podcast prendendo spunto anche dal suo amico e mentore Aleix Espargaro che lo aveva ospitato pochi giorni primo nel suo di podcast. In entrambi gli appuntamenti, Jorge ha raccontato il momento difficile che ha affrontato e che ancora deve fronteggiare sulla via del recupero.
“L’altro giorno, Rivola (Ceo reparto corse Aprilia, ndr) mi ha chiamato chiedendomi quanto fossi ingrassato con l’infortunio… Gli ho detto un paio di chili. Bene, ne ho presi quattro”
Martin: “Stare fermo mi stava uccidendo”
“Non avrei mai pensato che un infortunio potesse durare così a lungo. Il ritorno in MotoGP è ancora lontano, ma sono un grande lavoratore”.
Una fotografia dei primi giorni post seconda operazione e della delusione di non poter difendere il numero 1 conquistato lo scorso anno. I chili presi sono già in parte persi durante la riabilitazione tra nuoto, palestra, corsa e camera iperbarica. Martinator non nasconde di aver attraversato un periodo difficile dal punto di vista psicologico: “Ho pensato che non sarei mai più tornato lo stesso di prima. La mente è una st***za… cerca sempre di predire il futuro. Ora posso muovermi, ridere, fare esercizio, mangiare bene… quelle settimane in cui non potevo uscire di casa mi stavano uccidendo“, ammette.