Dopo la conquista del titolo Mondiale a Misano, nel GP dellāAlgarve El Diablo Fabio Quartararo colleziona il suo primo 0 in campionato in seguito ad una caduta. Molti problemi per il francese in questo weekend, ma rimane la convinzione che avrebbe potuto giocarsela comunque se fosse partito un poā più avanti in griglia.
La caduta di Quartararo consegna definitivamente il titolo costruttori a Ducati, ma El Diablo ritiene che la qualifica sia stata determinante per la gara:
āOnestamente, avrei potuto essere molto più veloce per tutta la gara. Avrei davvero potuto avere il ritmo di Pecco Bagnaia, ricordo che ĆØ partito 11° qui ad aprile e i sorpassi non erano un problema per luiā.
āIo invece oggi sono rimasto 15 giri dietro MartĆn e, anche se guidava un secondo più lento, non ho potuto passarlo. Ć frustrante ā prosegue ā Sono stato dietro di lui per tanto tempo, ero tre-quattro decimi, anche mezzo secondo più veloce, però ero bloccato. Era una gara in cui avrei potuto davvero divertirmi, ĆØ stata davvero poco divertente e più un incubo che altroā.
Ad essere onesti, siamo troppo indietro con la velocitĆ che abbiamo. Su questo tipo di pista, quando si perdono le qualifiche si può solo spingere al limite. Ho fatto molti errori, compreso quello che ha portato al mio incidente. Ho frenato troppo tardi e ho cercato di girare, quindi so perchĆ© sono caduto. Ć un peccato avere questo tipo di difficoltĆ perchĆ© la moto ĆØ davvero bella da guidare, ma con questa velocitĆ non si può fare alcun errore. Se avessi fatto una grande qualifica, avrei potuto lottare per la vittoria, questo ĆØ sicuro. Se si perde la qualifica, si può dire addio al podio e alla vittoriaā.
Soprattutto il warm up della mattina gli aveva lasciato ottime sensazioni e la convizione di essere in palla per la gara:
āQuesta mattina il mio ritmo era molto buono, e lo ĆØ stato per tutto il fine settimana tranne sabato pomeriggio. Ć un peccato sentire questa differenza. Onestamente, quando sono caduto pensavo solo āvedremo cosa succedeā. Ero al limite e non potevo prendere la curva, ma sapevo che se avessi aspettato sarei stato superato dagli altri, cosƬ ci ho provato ma non ha funzionato. Vedo chiaramente i punti deboli della nostra moto che gli altri non hanno, ma vedo anche chiari aspetti positivi che gli altri non hanno. Anche se perdiamo da qualche parte, dobbiamo guadagnare la velocitĆ massima, perchĆ© non riusciamo a passare. Le accelerazioni qui sono davvero sensibili. Hai un grande rettilineo, grande accelerazione, e poi cāĆØ una grande frenata e le Ducati sono forti in frenata, quindi onestamente penso che sia stato uno dei circuiti peggioriā.