La decisione era più che annunciata: l’addio di Valentino Rossi non sorprende, ma emoziona comunque. La sua posizione in merito a un futuro che ormai è prossimo e che non lo allontanerà , definitivamente, dalla sua MotoGp chiude un’epoca e non solo di questo meraviglioso sport. Il campione di Tavullia aveva sottolineato come, durante la pausa estiva, avrebbe riflettuto per assumere una posizione coerente e concreta su quanto lo attenderà nel suo percorso professionale che, voglia o non voglia, potrebbe chiudersi.
Gli scenari per Valentino Rossi: il suo futuro appena alle parole
Gli scenari sono molteplici, per chi come lui, è cresciuto anche da u punto di vista comunicativo e professionale in un ambiente così tecnico: interrompere la sua carriera da pilota proiettandosi fuori dalla pista o continuare continuare a correre con il team di proprietà VR46 che schiererà due Ducati nel 2022, una di sicuro affidata a suo fratello, il pilota Luca Marini. L’ipotesi del suo ritiro a fine stagione è stata accreditata e resa ancora più concreta dall’avvio complicato di uan stagione già , di per sé, segnata dalla pandemia e dalle implicazioni che ne sono derivate.
Rossi e una stagione tormentata
Questa dunque sarà una conferenza stampa speciale, alla vigilia del weekend del Gp d’Austria, che renderà ufficiale la scelta di Valentino Rossi e instradare la sua presenza nella MotoGP verso la soluzione a lui più congeniale. Anche se, è indispensabile ribadirlo, il Dottore non ha mai celato il desiderio di vibrare ancora per quelle emozioni che solo la gara gli ha saputo dare, fino ad ora.
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