Mauro Lucchetta, psicologo dello sport che segue, tra i vari atleti, anche diversi piloti del campionato italiano velocità, ha parlato con il Messaggero della reazione di Valentino Rossi a quanto successo in Austria.
“Ogni pilota, ogni uomo fa storia a sé – ha detto -. Ho apprezzato tantissimo l’approccio di Rossi. Non ha nascosto la sensazione di pericolo provata; anche quando è entrato ai box. Aver reso manifesto questo pericolo gli ha permesso di rielaborarlo, e di poter correre una gara “normale. Attenzione però: per lui non è stata una corsa normale”.
“La paura scatta in maniera immediata e si instilla subito. Paradossalmente dunque, la risposta a caldo poteva essere di chiusura fin dal momento in cui è rientrato ai box e ha rivisto le immagini. Il suo comportamento in gara ed il suo risultato ti fanno capire come si sia resettato immediatamente. Ha chiuso a 3 decimi da Binder, e senza il duello iniziale con il sudafricano, avrebbe magari potuto lottare per il podio” ha aggiunto lo psicologo.
“Sicuramente prima della prossima gara, Valentino ne parlerà con il suo staff, i suoi amici, i suoi affetti. Ci sarà una sorta di analisi, ma la risposta più grande l’ha data immediatamente in pista. Dunque, se mi state chiedendo se questo episodio possa fargli cambiare idea per il 2021, direi di no“, la conclusione di Lucchetta.
Valentino Rossi dopo lo choc ha lasciato temporaneamente l’Austria per tornare a Tavullia e ricaricare le pile. Con lui il pilota del team Petronas Franco Morbidelli. Il Dottore nel dopo gara aveva chiamato la fidanzata Francesca Sofia Novello, mamma Stefania e papà Graziano, tutti sconvolti per quello che poteva accadere. Valentino si rilasserà a casa per un paio di giorni, poi entro giovedì mattina dovrà tornare al Red Bull Ring in vista del Gran Premio di Stiria.
In Safety Commission chiedono provvedimenti, e presto potrebbe arrivare una convocazione da parte della Race Direction per un chiarimento tra Zarco e Morbidelli.