Il popolo di Valentino Rossi è ancora sotto choc dopo la tragedia sfiorata in Austria sul circuito del Red Bull Ring. Il Dottore ha visto la moto di Franco Morbidelli sfilare a pochi centimetri dalla sua testa, e si è salvato per miracolo. Tanti tifosi sui social hanno invocato Marco Simoncelli, morto in pista nel 2011 a Sepang: “E’ stato il Sic a salvarlo, Marco lo ha protetto da lassù”, “46+12=58” hanno scritto in tanti.
Il Dottore è tornato a raccontare la paura vissuta in quegli istanti, ma soprattutto ai box, quando si è reso conto di quello che era davvero successo: “E’ stato spaventoso, terrificante, pericoloso. La moto di Franco mi è passata davanti così velocemente che non l’ho nemmeno vista, ero più preoccupato di quella di Zarco, anche se poi, rivedendo le immagini, mi sono accorto che il pericolo vero è stata quella di Franco. Queste moto sono proiettili che viaggiano a velocità pazzesche”, le parole riportate da Gpone.com.
Valentino ha avuto un faccia a faccia con Zarco: “Lui mi ha risposto che non ha fatto apposta, però frenando in faccia a un altro pilota a 300 all’ora si può innescare un potenziale disastro. Io devo fare una preghiera a qualcuno, a chi decide lassù”.
Il centauro di Tavullia nel dopo gara ha cercato conforto negli affetti più cari: “Ho chiamato la mia fidanzata, Francesca, che era distrutta, ora sentirò mia mamma. Ora provo semplicemente a non pensarci, ma non è facile farlo neanche ora. Ho avuto molta paura, ora sono mio fratello e Vietti, cercherò di fare una vita normale, di pensare a come migliorare. Questo mi aiuterà”.
Zarco ha spiegato di essersi chiarito con il Dottore: “L’importante è che Franco e Vale non siano feriti, mi sono subito interessato delle loro condizioni. Morbidelli era con me al Medical Center, ci siamo parlati e poi ci siamo abbracciati. Poi ho parlato anche con ‘Vale’ per 10 minuti. Ho parlato con loro in modo sincero e onesto, dicendo loro che non sono un pazzo in sella a una moto. Mi dispiace molto per quello che è successo, fortunatamente nessuno si è fatto male, la salute viene prima di tutto”.