Da oggi il mondo dei motori ha un campione in meno sulla terra ma una stella in più nel cielo. Si è spento stanotte nella sua Sanremo, all’età di 88 anni, Amilcare Ballestrieri. Un pilota capace nella sua carriera di andare forte sia sulle due che quattro ruote gareggiando nel motociclismo e nei rally tra gli Anni ’60 e ’70. Una persona per bene per chi l’ha conosciuto, un grande pilota per chi lo ha visto correre.
- Amilcare Ballestrieri, campione di moto con una sola pecca
- Ballestrieri, dalle moto al rally: sempre vincente
Amilcare Ballestrieri, campione di moto con una sola pecca
Ballestrieri era nato nella città dei fiori il 17 settembre nel 1935 e, negli anni ’60 si impose nel motociclismo juniores vincendo tutto quel c’era da vincere in sella alle MotoBI ufficiali 175 e 250 4 tempi. Ottenne buoni risultati ovunque corse laureandosi campione italiano di corse in montagna. Vinse anche due volte il circuito di Ospedaletti.
Ha corso con i migliori, anche con la leggenda Giacomo Agostini di cui diceva: “era pignolo all’esasperazione, maestro nel rapportare il cambio, e questo perfezionismo nel set-up gli consentiva di battere piloti magari più talentuosi ma meno intelligenti tecnicamente e tatticamente”.
La sua unica pecca nel mondo delle due ruote resta però il non essere mai arrivato a correre nel Motomondiale. Ciò a causa della rottura con la Benelli per una moto non aggiornata come il compagno di squadra nel Gran Premio d’Olanda del 1967. Quell’episodio sancì la fine della sua esperienza nel motociclismo.
Ballestrieri, dalle moto al rally: sempre vincente
Negli anni ’70 Amilcare Ballestrieri si dedicò alle 4 ruote e fu proprio quello che poi sarà anche team principal Ferrari in F1, Cesare Fiorio all’epoca gran capo della Lancia, a reclutarlo. Amilcare portò la famosa Lancia Fulvia HF ai primi successi. Con quella storica auto vinse il rally di casa, il Sanremo nel 1972 quando però non faceva parte del campionato del mondo rally. Comunque una bella soddisfazione, perché Ballestrieri è stato il primo sanremese a vincere la gara di casa.
E vinse il campionato italiano rally del 1973 sempre su Lancia Fulvia con navigatore Silvio Maiga. Amilcare su Lancia Stratos vinse tra l’altro la Targa Florio. Nel 1975 il passaggio all’Alfa Romeo, chiamato dall’ingegner Carlo Chiti. Ha anche partecipato al campionato del mondo con dieci gare dal 1973 al 1977, ottenendo un 5° posto come miglior piazzamento al Rally d’Italia nel 1976 al volante di una Opel Kadett GT/E.
⚫ Oggi,Amilcare Ballestrieri è venuto a mancare.
Dedicò la sua vita al motociclismo per poi dedicarsi al rally.
Riposa in pace🤍 pic.twitter.com/X3uBZpmyac— simona_444 (@nessuno9000) July 18, 2023