Enric Mas sta per lanciarsi nel 2022 con le idee chiare e uno spirito molto propositivo. Lo spagnolo dello Movistar infatti vuole assolutamente centrare il bersaglio grosso la prossima stagione e portare a casa la prima grande corsa a tappe della sua carriera, un obiettivo questo per cui è pronto a cambiare il proprio modo di correre.
“Penso di dover correre in maniera più aggressiva. È vero anche che se negli ultimi due Tour non ho attaccato è perché non ne avevo più. Alla Vuelta 2021, dopo la caduta in Cantabria, ho avuto una giornata negativa ai Laghi di Covadonga. Le persone mi hanno chiesto perché non ho attaccato, ma se non l’ho fatto, è stato perché non ci sono riuscito, non perché non lo volevo” ha dichiarato a Marca il corridore iberico, esponente di un movimento spagnolo che sta ricominciando a proporre tanti corridori ad alto livello.
“Spero di essere di nuovo il miglior spagnolo, ma è bello che ci siano importanti rivali, perché il ciclismo spagnolo è sempre al top” ha affermato Mas.
“Mikel Landa, per esempio, è sempre stato ad un alto livello. Il suo 2021 è stato molto complicato, ma al Giro d’Italia stava correndo veramente bene prima della caduta. Sono convinto che quest’anno farà veramente bene. Ci sono poi altri ragazzi che spingono da dietro come Juan Ayuso e Carlos Rodriguez”.
Chiosa finale, a proposito di ciclismo spagnolo, per il grande faro che nel 2022 appenderà la bici al chiodo: Alejandro Valverde.
“Spero che il Bala vinca e dia spettacolo in molte corse. Se vince tanto, penso che possa anche rinnovare per un altro anno. Lui è felice. Gli piace allenarsi e faticare. Ha grandi qualità e può vincere ovunque si trovi. Quindi lo vedrete ottenere grandi risultati quest’anno. Sarò contento di essere al suo fianco” ha concluso Mas.