Ha perso la vita in un incidente automobilistico che non gli ha lasciato scampo, Riccardo Passarotto. Avrebbe compiuto a breve 26 anni ed era già un personaggio noto nel mondo dello sport e del pattinaggio in linea, con risultati incredibili: medaglie su medaglie, fino al prestigioso riconoscimento di campione del mondo.
- La dinamica del tragico incidente di Passarotto
- Le condizioni all'arrivo dei soccorsi
- La carriera di Passarotto: pattinaggio e palestra
La dinamica del tragico incidente di Passarotto
Riccardo è scomparso nella notte, a seguito di un grave incidente: mercoledì sera stava rientrando a casa dal lavoro di body builder, a bordo della sua moto. Ieri sera ha avuto un incidente stradale mentre rincasava precisamente a Buso, piccolissima frazione di Rovigo dove da qualche anno viveva con la fidanzata Giulia.
Secondo la ricostruzione pubblicata da Il Gazzettino, attorno alle 21, il preparatore era alla guida di una Ducati acquistata da poco tempo, e in via Nievo, la stretta strada che dalla città porta alla frazione per cause da accertare, ha perso il controllo del suo mezzo, finendo contro una centralina in cemento dell’Enel sul lato opposto della strada.
Le condizioni all’arrivo dei soccorsi
I soccorsi sono arrivati in poco tempo dall’ospedale, che dista nemmeno un chilometro. Ma al personale del 118 le sue condizioni sono appare subito gravissime, per via delle lesioni patite nell’impatto con la sua moto.
Intubato sul posto e trasportato all’ospedale, è stato quindi ricoverato in Rianimazione in prognosi riservata, senza poi riprendersi: Passarotto è spirato poche ore dopo.
Un lutto che ha colpito e segnato la sua comunità e lo sport veneto, che solo poche ore prima ha espresso cordoglio per la scomparsa di Piero Carletto, ex campione di canottaggio, salutato a causa di una grave malattia.
La carriera di Passarotto: pattinaggio e palestra
Rodigino, ha calzato i pattini sin da piccolino con la maglia dello Skating Club Rovigo sino a raggiungere livelli elevatissimi e a vincere decine tra titoli italiani, europei e mondiali a livello giovanile.
L’apice è stato nel 2015, quando ha vinto il titolo iridato a Taiwan. Poi ha concluso la sua carriera nella Pattinatori Spinea e nel Settempeda di San Severino Marche vincendo ad Asiago il suo ultimo titolo italiano nei 100 metri in linea, quella che era la diventata la sua specialità.
Dopo aver abbandonato l’agonismo, aveva intrapreso la carriera di preparatore atletico lavorando in una palestra e come personale trainer, lanciandosi poi nel body building con eccellenti risultati.
Due anni fa a principio della pandemia era tornato al suo grande amore, quello dello skating dedicandosi al ruolo di allenatore. allo Skating Club Rovigo.
Su Facebook, la pagina del club gli ha dedicato un ricordo pubblicando gli scatti più significativi della sua carriera.