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Napoli a ferro e fuoco, il racconto di una giornata di follia: è bufera sul web

Il giorno dopo le violenze degli ultras dell’Eintracht nel centro della città è polemica sui social network: nel mirino il ministro Piantedosi, ma anche il presidente Uefa Ceferin  

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Prima di godere della bellezza del Napoli di Spalletti, ieri i cittadini partenopei hanno dovuto fare i conti con la brutalità della violenza degli ultras dell’Eintracht. Nel pomeriggio la frangia più estremista dei tifosi tedeschi ha sfilato per le vie della città, dando il via alle violenze in pieno centro. Il giorno dopo sui social network è polemica: sotto accusa non solo il Ministro degli Interni Piantedosi, ma anche il presidente Uefa Ceferin.

Napoli messa a ferro e fuoco dagli ultras dell’Eintracht

Una giornata di follia per le vie di Napoli. Dopo essere stati scortati in mattinata dalla stazione centrale in un albergo del lungomare, nel pomeriggio gli ultras dell’Eintracht hanno sfilato per le vie del centro storico scatenando il caos. Prima della gara le forze dell’ordine sono riuscite a riportare i tifosi dell’Eintracht in albergo, ma in serata si sono registrati attimi di tensione quando gli ultras del Napoli hanno provato oltrepassare il cordone di polizia attorno all’area che ospitava i tedeschi. Stamattina è poi iniziato il rientro in Germania dei supporter dell’Eintracht.

Violenza ultras a Napoli, Piantedosi sotto accusa

Sui social sono in tanti gli utenti che accusano il Governo, il Ministro degli Interni Piantedosi e la polizia di essersi fatti trovare impreparati di fronte alla violenza ultras a Napoli. La partita era programmata da mesi, i rischi ben noti e non si poteva pensare che un semplice divieto di ingresso allo stadio – per di più emanato pochi giorni prima del match – avrebbe potuto fermare gli ultras dell’Eintracht.

“Chi di dovere ovviamente dormiva”, accusa Daniele su Twitter. “Tutti lo sapevamo, ma hanno preferito vietare la trasferta a tifosi (veri) e famiglie e permettere questa roba qua. Inaudito. Gravissimo”, aggiunge Vincenzo. “Questi l’anno scorso hanno invaso Londra, Barcellona (in 40 mila!) e Siviglia. Nessun problema e grande spettacolo. I violenti vanno condannati, ma le cause vanno analizzate a fondo. Altrimenti al prossimo giro (tra un mese?) accadrà di nuovo”, commenta GMedori.

“Che immagine orribile. La resa dello Stato alla barbarie”, scrive Massimiliano. “Piantedosi è un ministro indegno che in 2 settimane non è riuscito a organizzare un piano sicurezza per una partita di calcio, illudendosi che vietando i biglietti ai tedeschi avrebbe risolto il problema di ordine pubblico”, la chiosa di Maurizio

Violenza ultras a Napoli, Ceferin nel mirino dei social

Ma tra i personaggi sotto accusa c’è anche Ceferin, il presidente dell’Uefa, che aveva criticato il divieto di trasferta ai tifosi dell’Eintracht imposto dal Governo italiano. “Ma la Uefa ha rilasciato dichiarazioni dopo quello che è successo? Giusto per sapere…”, scrive Gianluca. Anche Marco è tra quelli che accusano l’Uefa: “Tra i principi della comunità europea è riportata la libera circolazione delle merci e persone. Non puoi impedire ad un tedesco di venire a Napoli per turismo. Se la Uefa non provvede ad escludere le società dalle competizioni (come fecero con le inglesi) non si andrà avanti”.

Dimissioni subito per Ceferin: indecente lui e il governo tedesco che difendono questi criminali”, chiede Xanadu. “Sarebbe giusto che la Uefa pagasse i danni fatti da questi animali”, la proposta di Latium.

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