I tempi sono maturi, potrebbe già succedere dopo la sosta ma settimana più, settimana meno ci siamo: Alex Meret è vicinissimo ad uscire da quel tunnel in cui era entrato nel luglio scorso quando nel ritiro di Dimaro, dopo un banale scontro di allenamento, si fratturò il polso. Iniziò un’odissea misteriosa con tempi di recupero che continuavano ad allungarsi: dall’iniziale ottimismo (“potrebbe tornare per la seconda di campionato”) i mesi per il rientro finirono per l’allungarsi sempre di più. Uno, poi due, poi tre. Un’incertezza dovuta alla particolarità dell’infortunio, visto che si tratta di un portiere, e all’aspetto psicologico che in certi casi prevalica quello clinico. Per i medici del Napoli il giocatore è clinicamente guarito ma ora deve superare la prova del campo, vincere la paura di tuffarsi e parare. Previsto anche un ultimo consulto a Barcellona ma adesso Meret è guarito, pronto a riprendersi quei guantoni che sentiva suoi quando accettò la corte di De Laurentiis (che lo ha pagato 25 milioni). La palla passa ora ad Ancelotti.
OSPINA NUOVO IDOLO – Già perchè per supplire alla sua assenza è stato acquistato Ospina, che si è guadagnato il posto (anche se Karnezis, il terzo, è stato comunque preso in considerazione, giocando due gare da titolare) e che dopo un avvio incerto ha conquistato i tifosi con le sue prodezze anomale, che hanno ricordato a tanti gli interventi scomposti ma efficaci di Garella. Para di piede, di stinco, di pancia, di ginocchio ma para. Ed è quello che ha sempre chiesto Ancelotti a un portiere: “Per il me il portiere ideale è quello che para. Poi può anche arrampicarsi sugli alberi”. E Ospina la porta la sta chiudendo alla grande, che sia contro il Liverpool o contro il Sassuolo. Il tecnico azzurro per ora non si pone il problema. Si è limitato a dire: «Non vediamo l’ora che Meret torni, soprattutto per lui. Sta lentamente cominciando a giocare con la squadra in allenamento e sta mostrando grande talento, e una voglia di giocare. Abbiamo dei portieri di gran livello, tutti sullo stesso piano: quando Meret tornerà saranno in tre».
TURNOVER A TRE? – E sarebbe davvero la prima volta che in una stagione vengono alternati tutti e tre i portieri, l’esaltazione del turnover all’ennesima potenza ma non è detto che sia così. Di sicuro Meret lo aspettano tutti. Anche il ct della nazionale Mancini che in passato ha detto che se fosse stato sano l’avrebbe chiamato assieme a Perin e Donnarumma. Sul suo talento scommettono tutti, ora però tocca a lui dimostrarlo. Scalzare Ospina non sarà facile, mettere in difficoltà l’allenatore è il primo step ma la bella notizia è che l’infermeria azzurra si sta svuotando (anche Ghoulam è vicino al rientro) e per Ancelotti è tutta acqua che va a innaffiare il suo giardino: nuove pedine per le sue rotazioni costanti per un Napoli che vuol continuare a crescere con tutti. Figuriamoci con chi è costato 25 milioni di euro…