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Napoli: Garcia mostra il carattere, botta e risposta con De Laurentiis e messaggio alla squadra    

L’allenatore francese afferma di non temere il confronto con Spalletti e di accettare la sfida lanciata da ADL sul vincere ancora lo scudetto. Ma sul mercato lancia una frecciata al presidente 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Altro che tecnico sotto pressione, nella conferenza stampa di presentazione come allenatore del Napoli Rudi Garcia mostra il suo carattere spiegando di non aver paura di succedere a Luciano Spalletti e di accettare la sfida lanciata da Aurelio De Laurentiis, che gli ha chiesto di portare gli azzurri a vincere ancora lo scudetto. Ma davanti ai giornalisti non manca la frecciata ad ADL.

Napoli, Garcia mostra carattere e motivazioni

Italiano perfetto e grandi motivazioni: Rudi Garcia si presenta così ai giornalisti nella conferenza stampa tenuta nella speciale location del Salone delle Feste del Museo di Capodimonte. L’allenatore francese accetta subito la sfida del presidente De Laurentiis, spiegando che a convincerlo è stata proprio la voglia del Napoli di puntare in alto. “Il primo regalo che mi ha fatto De Laurentiis è stare qui a Napoli – le sue prime parole da tecnico del Napoli -. Poi la cosa bella che arriva da me e dal presidente sono le ambizioni. Quando sono arrivato in città, con tutte le bandiere e striscioni, mi sono reso conto che la città è fiera della sua squadra. Il mio obiettivo è che questa cosa accada nel futuro”.

Napoli, Garcia accetta la sfida di De Laurentiis

In conferenza De Laurentiis sembra quasi stuzzicare Garcia, indicando come obiettivo per la prossima stagione il bis scudetto e magari l’approdo nella finale di Champions League. Garcia accetta la sfida, non si nasconde. “Quando inizio una competizione la gioco per vincere – afferma il francese – . Ovviamente il presidente ha messo la barra molto in alto, per vincere la Champions League ci sono club che hanno aspettato 15 anni e con uno dei migliori allenatore ci hanno messo 7 anni (chiaro il riferimento al City di Guardiola, ndr). Però io non è che non sogno. Il sogno è vincere trofei, sono qui per questo. Dopo 33 anni vincere lo scudetto è una bellissima cosa, ma il Napoli ogni anno deve giocare la Champions ed essere una squadra molto importante in Italia, come lo è stato anno scorso”.

Napoli, Garcia e l’eredità di Spalletti

Garcia si presenta a petto in fuori, spiegando di non temere di raccogliere l’eredità dello straordinario Napoli di Luciano Spalletti. Il suo lavoro, spiega il francese, sarà quello di restituire motivazioni ai campioni d’Italia. “Non ho paura di niente – dice il tecnico francese – Per i giocatori questa vittoria deve dare tanta fiducia, però quando si inizierà nuova stagione riparte tutto da zero. Da un lato devono dimenticare quello che hanno fatto. Bisogna restare umili. In campionato ho visto una squadra, non solo singoli di qualità, che giocava bene e che difendeva tutti insieme. La rosa è ampia, c’è anche la panchina per risolvere le partite”. “Sul piano psicologico quando hai vinto ti puoi addormentare un po’, sono lì per sveglia per farli anche crescere”, dirà poco più avanti. E ancora: “per aver vinto lo scudetto, questo è un gruppo unito e con voglia di vincere. Come un cuoco devo tenerla vivo questo fuoco”.

Napoli, la prima frecciata di Garcia a De Laurentiis

Poi, parlando di ambizioni, Garcia non risparmia una frecciata a De Laurentiis. “La cosa che mi ha rassicurato è che il presidente è ambizioso, vuol dire che mi darà una squadra di qualità – le parole del francese – e con qualità possiamo continuare a divertire i tifosi. Le mie squadre attaccano, segnano gol, hanno gestire il possesso. Lasciatemi conoscere i miei giocatori, poi si parte a bomba e poi dobbiamo arrivare fino in fondo”.

Napoli, la risposta di Garcia a De Laurentiis sul 4-3-3

Dopo aver annunciato che intende conoscere la città – “forse metto baffi e cappelletto e vado in giro”, scherza – arriva un’altra piccola stoccata ad ADL, stavolta sul modulo: il presidente aveva infatti dichiarato di averlo scelto per il 4-3-3. “Non vengo qua a rivoluzionare tutto, ma non è neanche vero che non vado a mettere il mio tocco. Il 4-3-3? Ok, ho giocato così e ho fatto bene a Lilla a Roma, ma dopo in altre squadre ho usato altri moduli di gioco. Una squadra, un allenatore deve adeguarsi alla rosa, trovare il modulo giusto. Il 4-3-3 pare che vada come guanti a questo Napoli, ma la tua squadre deve anche sapere cambiare modulo durante la partita o prima di un’altra. I miei giocatori devono avere cultura tattica importante per sorprendere l’avversario. Ma io voglio giocatori che vincano anche senza seguire sempre lo stesso piano”. Garcia, però, è anche preparato alla partenza di qualche big del Napoli. “Può darsi che un giocatore è importante e vada via, ma nessuno è insostituibile. Ho fiducia nel presidente e nel settore tecnico, nella cellula di mercato che lavora tanto bene”.

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