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Napoli, Conte attacco choc a mercato e società: "Ci sarà da soffrire, decimo posto non è stato un caso"

L'ex ct mette le mani avanti alla vigilia dell'inizio del campionato e resta preoccupato sul mercato in entrata e in uscita e la situazione generale

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

“Sarà un anno durissimo, lo scudetto è un tranello, mi aspettavo una rosa più competitiva”. Queste – solo in parte – sono le parole del neo tecnico dei partenopei che spiazzano tutti i tifosi a poche ore dall’esordio in campionato del Napoli contro il Verona. Altro che decimo esordio in panchina per Antonio Conte, nella sua carriera da allenatore, perché ora al Napoli è tutto diverso: si riparte secondo il tecnico dall’anno zero, è tutto da rifare e ‘ricostruire’. Come archiviare il decimo posto del precedente campionato e il ‘mezzo’ passo falso con il Modena in Coppa Italia? Le impressioni del neo allenatore del Napoli sul calciomercato, dopo una fase di stallo che continua a preoccuparlo, restano a dir poco disastrose e i messaggi che lancia alla società sono delle vere e proprie grane.

Napoli, Conte resta dispiaciuto per il mercato in corso

Non bastano le dichiarazioni post Napoli-Modena, Antonio Conte si dice ancora non contento della situazione mercato in casa Napoli e manda ulteriori messaggi alla società: “Più di un mese che lavoriamo, mi soddisfa ciò che sto facendo con la squadra, ho trovato ragazzi che hanno voglia di lavorare, crescere singolarmente. Questo mi aiuta, mi dà entusiasmo. Sul mercato sapete benissimo che è molto complicato, dispiace. Che posso dire, è una situazione bloccata, complicata, non posso dire altro.”

Il neo tecnico dei partenopei ha poi aggiunto: “Il mantra nostro è di dare il 200%, dobbiamo andare oltre i nostri limiti, tutti, perché è un momento critico per il Napoli, il presidente ha parlato di ricostruzione. Io ho fatto le mie valutazione e gli do perfettamente ragione, c’è bisogno di una ricostruzione totale, dalle fondamenta. Una rosa che comunque mette sul mercato 10-12 giocatori, significa che c’è una ricostruzione in atto e come ogni ricostruzione serve pazienza, umiltà, anche dell’ambiente stesso, capire il momento ma non farci contagiare l’entusiasmo”.

Napoli, Conte spiega come intende ricostruire la squadra

Dove ha insistito principalmente Antonio Conte nel ricostruire il Napoli? Il neo tecnico dei partenopei mette le mani avanti per la stagione in corso e spiega cosa intende migliorare: “Io quando parlo di ricostruzione parlo proprio di fondamenta, base della rosa. Una volta fatto questo lavori per migliorarli sotto ogni punto di vista. Il successo della squadra passa dal miglioramento di ogni singolo calciatore. Per me sono allenamenti normali, chi non è abituato fa più fatica all’inizio, ma sono normali. L’alta intensità in allenamento è un mantra, durante la partita riporti ciò che fai in allenamento, se lo fai poco intenso o a ritmo basso difficilmente avrai alta intensità in partita. Se ti abitui così, in partita sarà più semplice portare intensità elevate”.

Conte non pensava di trovarsi in una situazione così

“Mi aspettavo di meglio, non pensavo di trovare una situazione così difficile”. Difficile, se non impossibile, ricordare in 20 anni di allenatori al Napoli delle dichiarazioni del genere. Antonio Conte non salva niente e attacca duramente la società: “Mi aspettavo una situazione migliore, sorprese positive, per questo anche quando ho parlato all’inizio ho detto anche in un’annata così negativa non bisogna buttare tutto, ma capiamo se ci sono anche cose positive. Mi aspettavo sorprese positive, ma ho avuto difficoltà a trovarne. Mi aspettavo di meglio, ma siamo qui per fare valutazioni col club in maniera obiettiva, sapendo che non si può fare tutto subito e bisogna andare per gradi. Ma arrivi e ci sono 9-10 uscite, significa… vedi le altre squadre che hanno situazioni consolidate e ne aggiungono di pezzi. Noi non dico che siamo all’anno zero, ma all’anno molto vicino allo zero.

Conte salva solo il lavoro sul campo svolto con il Napoli

Il tecnico del Napoli non riesce a capire quanto tempo ci vorrà per ‘salvare’ il club da questa fase molto complicata: “Non mi spaventa, ma è meglio essere chiari, quando c’è realtà e chiarezza si sa dove andare e che problemi affrontare. In primis anche per l’ambiente. Chiedo unità, compattezza, nelle difficoltà dobbiamo capirle e agire da corpo unico per riportare il Napoli competitivo, ce ne vorranno di mesi, 6, 12, due anni, non ve lo so dire. Non fasciamoci la testa prima, ma sapere cosa affrontiamo, questo ci aiuterà ad essere più cazzuti. La similitudine non c’è, qui c’è il tranello grosso di due anni fa che confonde un po’ le idee e butta fumo negli occhi alla gente. Vorrei ci fosse la similitudine nella voglia che trovai lì da parte di tutti di tirare la testa fuori”.

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