Aria pesantissima a Napoli dopo il pareggio di Udine. La svolta tanto attesa non è arrivata e, quel che è peggio, non si intravedono spiragli per uscire dal tunnel. L’editoriale di Umberto Chiariello su Canale 21 è impietoso: il giornalista fa l’elenco dettagliato dei responsabili dello sfacelo in campionato della formazione azzurra. Ancelotti non è l’unico.
La premessa – “La cosa più grave è che il Napoli – comincia Chiariello – non è riuscito ad accorciare per l’ennesima volta sulla squadra obiettivo, che è diventata la Roma per il quarto posto. Il pareggio di Udine certifica che il Napoli è una squadra inane, da settimo posto, che continua un’agonia infinita”.
Il primo responsabile – Di chi è la colpa? “Non equivochiamo: quando metto sul banco degli imputati il responsabile della guida tecnica, cioè Ancelotti, non significa che sia l’unico. Sarebbe follia. Certo, lui però è il responsabile principale anche perché continua a dire che va tutto bene. Cambi continui di modulo, di formazione, di uomini. Eppure dice che va tutto bene. Sostituisce Insigne, il perno della nazionale di Mancini, dopo 45 minuti: va tutto bene. Il ritiro? Va tutto bene. Il Napoli non attacca più da sinistra, solo da destra con Di Lorenzo? Va tutto bene”.
E il secondo – Subito dopo, però, segue il presidente: “Devo chiamare in causa un altro colpevole: non l’ho mai fatto in questi anni. Si tratta di Aurelio De Laurentiis. Non perché non abbia speso, in estate ha tirato fuori 105 milioni. Ha tirato questa macchina al massimo delle sue potenzialità. Il suo errore gravissimo è stato quello di aver smembrato la leadership del Napoli prima con Reina, poi con Albiol, poi con Hamsik. Chi sono i leader rimasti? E poi quello sfogo dopo Liverpool è stato un difetto di comunicazione: tirare in ballo i rinnovi è stato un autogol”.
Gli altri colpevoli – Ma nel Napoli, secondo il giornalista, difettano anche e soprattutto i leader: “Chi sono i leader di questa squadra? Allan che prende 2,6 milioni e che al Psg ne avrebbe presi 6, è rimasto scontento. Koulibaly che è stato messo sul mercato dal presidente dicendo: pensate possa tenerlo a vita? Sa che deve andar via, non può diventare leader con le valigie pronte. Mertens e Callejon, dopo sette anni di onoratissima carriera, bollati come ‘marchettari’. Insigne separato in casa. Con questi leader, in queste condizioni, come puoi pensare che un gruppo sia vincente?”.
Le reazioni – Non tutti i sostenitori del Napoli sono d’accordo con la disamina di Chiariello. “Peggio dello spogliatoio dell‘Inter dell’anno scorso”, osserva con amarezza un tifoso. “Il primo colpevole è De Laurentiis, altro che Ancelotti“, osserva un altro. “Ma Chiariello non è quello che voleva l’esonero di Benitez? Dopo Benitez il Napoli ha smesso di vincere”, è un’altra osservazione pungente.