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Napoli incivile? Tra Auriemma e Ravezzani, volano insulti in diretta: “Mi fai schifo”

Scontro tra i due cronisti. Il tentativo dei tifosi del Napoli di disturbare i giocatori del Cagliari di notte fuori all'hotel, scatena una bufera

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sulle interviste ai grandi protagonisti

Non è stata del tutto tranquilla per il Cagliari la vigilia della partita col Napoli, che avrebbe poi consegnato lo scudetto agli azzurri: fuochi d’artificio a disturbare il sonno e intimidazioni nei confronti dei giocatori del Cagliari in piena notte. Da questo episodio è partito un confronto particolarmente teso durante una trasmissione in diretta sul canale YouTube di QSVS, dove si sono scontrati duramente il direttore di TeleLombardia, Fabio Ravezzani, e il giornalista partenopeo Raffaele Auriemma. La replica di Auriemma è stata immediata e durissima ma ha scatenato una bufera sia in studio che sui social.

Auriemma attacca Ravezzani: “Parli per stereotipi”

Il giornalista Raffaele Auriemma ha criticato aspramente il tono e il contenuto delle affermazioni di Ravezzani, accusandolo di generalizzare in modo inaccettabile: “Quando sento certe cose, anche parlare dei napoletani da parte del direttore Ravezzani: non so da quando non viene a Napoli. Ci sono napoletani e napoletani: io sono un napoletano, un altro è un napoletano che spara i mortaretti sotto l’albergo del Napoli.”

Provoca poi Auriemma che aggiunge: “Guida ha fatto un autogol clamoroso con quelle dichiarazioni, perché ogni volta che sarà arbitro o VAR di una partita che riguarda il Napoli gli punteranno il dito: e in Inter-Lazio è stato criticato dagli interisti. Ma che vuol dire “i napoletani”: io provo imbarazzo per te se dici così, di chi parliamo? Tu sei milanese che sta nelle curve con la Ndrangheta? Ovviamente no: quindi evitiamo di dire queste cose, è una stro…”.

Ravezzani: “Con certi napoletani è impossibile dialogare”

Il direttore di TeleLombardia ha risposto con fermezza, accusando Auriemma di difendere l’indifendibile e di impedire una discussione civile: “Questo è il problema per cui Napoli non migliorerà mai, perché ci sono persone come te che anziché dire “peccato che succedano ste cose”, dicono “non permettetevi di dirlo”. E infine aggiunge Ravezzani: “Succede nella tua città. Non si riesce mai a fare un confronto su questi argomenti con un napoletano, ti butta subito fuori questi ragionamenti”.

L’escalation verbale in diretta: “Mi fa schifo, cresci”

La situazione è poi degenerata rapidamente con uno scambio di frasi al vetriolo. Auriemma ha espresso il proprio disgusto nei confronti del clima e delle affermazioni di Ravezzani: “Ma tu chi sei per parlare di Napoli, che sai di Napoli? Se voi approcciate con questo spirito, non chiamate me, chiamate qualcun altro. A me fa schifo parlare di Napoli così”.

La risposta di Ravezzani è stata altrettanto dura: “Questo ti dà la dimensione di una certa napoletanità, Auriemma rappresenta la napoletanità deteriore anche per come si esprime: vali poco a dire mi fa schifo anziché confrontarti”.

La rottura definitiva: “Addio, non ci mancherai”

Il botta e risposta si è chiuso con un vero e proprio strappo in diretta. Auriemma, infastidito, ha abbandonato la trasmissione: “Mi fa schifo sentire queste stro.., sei rimasto agli anni ’60! La società si evolve, cresci”.

A quel punto Ravezzani ha replicato: “Se tu dici che a Milano non va bene una cosa, non ti dico come ti permetti”.

Auriemma ha quindi dichiarato di non voler più partecipare: “Tu hai generalizzato sui napoletani e non è da buon giornalista. Io non ne parlo. Nella giornata in cui il Napoli sta per giocarsi lo scudetto, tu parli delle ca… delle tifosi: ma che stiamo scherzando? Se volete farlo, fatelo: restate nel vostro microcosmo da cui io mi libero: ho sbagliato ad accettare l’invito, non avevo capito di entrare in un livello così basso. Vi saluto, ho cose più impegnative da fare”.

Con un’ultima frecciata, Ravezzani ha chiuso il collegamento: “Puoi andare, non ci mancherai”.

Infine, Ravezzani ha anche fatto un post sui social su questo argomento: “Il mio concetto era semplice: Napoli non deve tollerare come simpatica manifestazione il disturbare fino a notte fonda la squadra avversaria. Perché i napoletani non sono questo ed è giusto dirlo. Io credo si possa crescere. Raffaele però non ne vuole neppure parlare. Amen.”

Tifosi napoletani condannati dopo gesto di disturbo al Cagliari

Il web non ci sta e si schiera all’unisono contro quella fetta di tifo becero che ha disturbato i giocatori del Cagliari in piena notte fuori all’hotel: “Io la chiamo maleducazione, loro lo chiamano folklore.” E ancora: “Purtroppo ci dobbiamo vergognare ogni volta di questa feccia.”

C’è chi scrive: “I napoletani non sono questo??? I napoletani sono proprio questo!!!!! Chi è rimasto scioccato dal sentire la notizia?!? NESSUNO, perché ce lo aspettavamo tutti da loro.” E ancora: “Ho 53 anni sono di Napoli e tifo Juve…da che mi ricordo “l’ammuina” sotto l’albergo della squadra ospite è un marchio di fabbrica…sarebbe strano se non accadesse…”

Non si placano le polemiche: “È una moda che purtroppo era già stata in voga a fine anni 80′ se il direttore ricorda…” Ed infine: “Ma come non sono questo ? Ma come non sono questo che lo fanno SEMPRE ! Perché indorare la pillola dissimulando che sparano fuochi la notte fuori dall’hotel, seguono in 300 con motorini ( in 2 e senza casco ) il pullman degli ospiti, intonano cori la mattina presto.”

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