Qui, a Napoli, o si fa la vera Juve o si torna nel tunnel. Il filotto di corto muso ha portato i bianconeri al secondo posto, alla pari col Milan campione d’Italia, ed è l’ora della verità per Madama.
La sfida al Maradona con la capolista dirà se questa Juve può davvero rientrare in corsa per lo scudetto, se ha testa, muscoli e qualità per andare a Fuorigrotta a fare la voce grossa, nonostante le assenze che continuano a renderla una squadra “virtuale”. Allegri è pronto a giocarsi il tutto per tutto. Se non ora, quando? Anche la condizione del Napoli, che appare lontano da quello scintillante di prima della sosta, autorizza sogni proibiti.
- Napoli-Juventus, Allegri non rivela se Chiesa partirà dal 1'
- Napoli-Juventus, Allegri fissa l'obiettivo stagionale
- Napoli-Juventus, per Allegri Spalletti è il più bravo di tutti
Napoli-Juventus, Allegri non rivela se Chiesa partirà dal 1′
Allegri arriva in sala stampa sereno , in tuta, risponde a scatti, a volte anche monosillabi. E sceglie il basso profilo. Dei suoi parla poco, elogia il Napoli, riempie di complimenti l’allenatore azzurro come se l’anno scorso non ci fosse stato un pesante botta e risposta tra i due, probabilmente bluffa dicendo di non aver preparato alcuna mossa particolare per Kvara e gli altri assi napoletani.
Parla di una Juve che sta bene, in buone condizioni, poi fa il punto sugli infortunati:
“I rientri dovrebbero essere imminenti, in coppa Italia col Monza no, forse solo Cuadrado, ma con l’Atalanta si potrebbero rivedere, stanno tutti meglio e siamo fiduciosi”. Chi è pronto è Chiesa ma giocherà dall’inizio? “Sta molto meglio, se fossi certo che domani a partita in corso potrebbe fare la differenza farei così ma non ho la palla magica”.
Napoli-Juventus, Allegri fissa l’obiettivo stagionale
Nessun rimpianto per i punti persi con la Salernitana per errori arbitrali: “Quello è il passato, nel calcio c’è una regola, quello che fai il giorno dopo non conta più. Dobbiamo migliorare ancora tante cose per arrivare all’obiettivo finale che per noi è quello di entrare tra i primi 4”. C’è una differenza tra la Juve dei primi tempi e quella delle riprese: “Se cresciamo nel secondo tempo vuol dire che stiamo bene fisicamente, ma domani sarà diversa, a Napoli le partite non finiscono mai, affrontiamo una squadra forte e ben allenata. Kvara? Non abbiamo preparato ancora niente. Sarà una bella serata di sport ma non sarà decisiva per il campionato. Veniamo da risultati importanti, loro anche, hanno 44 punti ed hanno la possibilità di girare a 50, sarà molto importante per loro, lo è più per loro che per noi. Dopo la sosta è come se fosse ricominciato il campionato e i ragazzi finora sono stati molto bravi. Dovremo giocare una partita con grande tecnica e intensità, giochiamo in casa della squadra più forte del campionato. Bisogna essere bravi, avere entusiasmo e voglia di giocarla questa partita qui”.
Napoli-Juventus, per Allegri Spalletti è il più bravo di tutti
Per Allegri il Napoli è la più forte e Spalletti il miglior allenatore. Parole che fanno rumore ricordando liti passate: “E’ la classifica che dice che loro sono la squadra più forte, normale che siano i favoriti del campionato, Spalletti penso sia il migliore ad allenare e insegnare, lo sta dimostrando qui come a Roma e a Milano. Ho grande stima di Luciano, è talmente buffo e divertente che ogni tanto litighiamo come l’anno scorso, Io non sono un allenatore vero, faccio questo mestiere per sbaglio, avrei dovuto fare altro. Due mesi fa nessuno pensava che potessimo arrivare a questa partita in queste condizioni”
Sarà l’ultima partita con Agnelli presidente, infine dice: “C’è poco da dire su di lui, i risultati e il lavoro che ha fatto in questi 12 anni parlano per lui, personalmente lo ringrazio perché mi ha dato la possibilità di allenare la Juve e stare vicino a lui”