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Napoli-Lecce 0-0: azzurri fuori da tutto, esplode la contestazione del Maradona

Mancato anche il nono posto che poteva portare la Conference League, striscioni velenosi sugli spalti: la speranza per ripartire ora si chiama Conte

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

E’ finita 0-0 Napoli-Lecce ed è finita tra i fischi assordanti dello stadio ma soprattutto è finita la stagione disastrosa dei partenopei. Da stasera gli azzurri si tolgono dal petto quello scudetto che non hanno saputo onorare. Un incubo lungo mesi e mesi, attraverso tre allenatori che hanno fatto uno peggio dell’altro e un’involuzione totale di una squadra che è entrata in black out prima dell’inverno e non è mai stata capace di riaccendere la luce. Era rimasto solo un minuscolo mini-obiettivo, arrivare noni davanti al Torino per sperare in un ripescaggio in Conference League se la Fiorentina mercoledì dovesse alzare il trofeo nella finale con l’Olympiakos ed aprire un posto, ma nonostante il ko dei granata a Bergamo con l’Atalanta questo Napoli non è stato capace di vincere l’ultima di campionato ed ha chiuso a pari punti del Toro ma sotto per i confronti diretti. L’ultima goccia di veleno, da bere fino alla fine.

Napoli, l’ultima di Osimhen

Osimhen ai saluti. Non parte titolare – al suo posto gioca Simeone dal 1′ – ma prima di entrare al 64′ l’attaccante nigeriano dedica un gesto di ringraziamento a tutto lo staff tecnico di Calzona. All’inizio della sua ultima mezz’ora in campo, riceve timidi applausi dal pubblico del Maradona che – con l’amaro in bocca – sa di doverlo perdere a fine stagione e non gli dedica ‘forse’ il giusto tributo dopo quattro anni in azzurro e uno scudetto vinto. Con un’unica occasione pericolosa al 77′, Victor Osimhen sembra diretto ora al Chelsea per 100 milioni di euro, nel cui affare rientrerebbe anche Lukaku ai partenopei.

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La reazione del pubblico all’addio Di Lorenzo

84 minuti di gioco e una prestazione sufficiente non bastano al pubblico del Maradona che tra indifferenza e fischi non omaggia il suo capitano, tra gli uomini chiave dello scudetto 2023-24, dopo le sue voci di addio al Napoli. Di Lorenzo lascia quindi nel peggior modo gli azzurri dopo un anno deludente.

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I top e flop del Napoli

  • Cajuste 6.5. Colpisce un palo al 52′, resta tra i migliori del Napoli in campo sebbene giochi a ritmi non elevati.
  • Ngonge 6.5. Entra con il piglio giusto nel secondo tempo e colpisce un palo al 63′, il secondo della gara.
  • Kvaratskhelia 6. Volenteroso ma non basta. Sulla fascia sinistra non sfrutta la profondità quanto dovrebbe, tutta la partita sbraccia nervosamente contro gli errori individuali dei compagni o ad ogni passaggio non ricevuto.

I top e flop del Lecce

  • Falcone 6.5 Mantiene l’inviolabilità della porta grazie ai suoi interventi nel secondo tempo sugli attaccanti avversari.
  • Almqvist 5.5. Non scende quanto dovrebbe sulla fascia destra, preferisce tenere la posizione senza cercare affondi in profondità.
  • Krstovic 5. Crea due occasioni gol ma non capitalizza, ritmi bassi e poca efficienza.

Cosa si salva in Napoli-Lecce

Un palo di Cajuste, qualche fiammata di Kvara e una traversa di Ngonge, che assieme a Raspadori (volenteroso ma con troppi errori) nella ripresa ha dato più vivacità a una manovra asfittica e ripetitiva dopo 45′ di nulla e di noia, sono le poche cose da salvare del pomeriggio mentre il Lecce ha fatto la sua partita tranquillo e ordinato, senza fare barricate ed ha anche sfiorato il gol nel finale.

Napoli, il pomeriggio degli addii aspettando Conte

Non c’era Zielinski, che ha ancora problemi alla caviglia, e non ha potuto salutare quello che da stasera è il suo ex pubblico prima di passare all’Inter ma è stata comunque l’ultima con la maglia del Napoli per diversi protagonisti dello scudetto. Da Osimhen che è l’unico sicuro di andar via e che è entrato al 65′ tra gli applausi senza però lasciare il segno fino ai vari Juan Jesus, Ostigard, Simeone ed anche Lobotka e Di Lorenzo, uscito tra fischi mixati a pochi applausi. Tutti in stand-by. Da domani si resetta tutto, aspettando Antonio Conte che sembrerebbe vicino al sì e che potrebbe essere annunciato già domani o martedì.

Gli striscioni polemici dei tifosi e i cori contro Adl

Sugli spalti sciopero del tifo dimostrativo per un quarto d’ora, poi le curve hanno ripreso a cantare. Niente da festeggiare, ma l’amore per i colori azzurri non si cancella per una annata no. Campeggia però uno striscione polemico in curva A: “Di questa stagione fallimentare l’unica a salvarsi è la maglia, vada altrove chi per lei non ha dato battaglia”. Più velenoso quello della curva B: “”C’era un titolo da onorare ma avete giocato senza lottare …dal trionfo al tonfo. Vi siamo grati ma a stento sarete ricordati”! mentre in altre parti del settore c’erano mini-striscioni con tutte le gare “della vergogna”, con i risultati raccapriccianti di quest’anno. Nel mirino c’è anche De Laurentiis, oggetto di cori poco carini per larghi tratti della gara. I fischi del Maradona all’intervallo e alla fine della partita restano la colonna sonora di un campionato da cancellare.

Anche sui social i tifosi del Napoli hanno perso la pazienza

Chi non era allo stadio si è sfogato sul web: “Sto guardando la partita pensando “chi terrei l’anno prossimo?”. È difficile, ma tra quelli che sono in campo direi solo Kvara, Lobotka, Ngonge. Forse Olivera. E basta” e poi: “È stato bello. Un sogno realizzato per tanti giovani che hanno visto finalmente lo scudetto approdare a Napoli. Abbiamo festeggiato. Ce lo siamo goduto. Ora via chi non ha voglia di riprovarci, da domani si ricomincia..” e ancora: “Propongo: stasera la doccia se la fanno a casa. Domani valigie e se ne tornano da dove sono venuti” e infine: “Staccate la spina!”.

Napoli-Lecce: il tabellino del match

NAPOLI (4-3-3): Meret – Di Lorenzo (85′ Mazzocchi), Ostigard, Juan Jesus, Olivera – Anguissa, Lobotka, Cajuste (65′ Osihmen) – Politano (46′ Ngonge), Simeone (46′ Raspadori), Kvaratskhelia. A disp. Contini, Gollini, Natan, Traorè, Rrahmani, Lindstrom, D’Avino. All. F. Calzona.

LECCE (4-4-1-1): Falcone – Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo (64′ Piccoli) – Almqvist (55′ Gonzalez), Blin (77′ Oudin), Ramadani, Dorgu – Berisha (77′ Rafia) – Krstovic (55′ Pierotti). A disp. Brancolini, Samooja, Borbei, Venuti, Esposito, Burnete, Touba, Samek. All. L. Gotti.

ARBITRO: Federico Dionisi sez. L’Aquila (Perrotti-Cavallina; IV Gualtieri; VAR Marini-Muto).

NOTE: Rec. 0′ pt, 5′ st

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