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Sarri: "Io squalificato per un dito, dall'Inter mani al collo e calci"

Maurizio Sarri ritorna a parlare della gara con l'Inter e sottoliena l'importanza dell'impegno Europa League, dove la Lazio è ora seconda nel girone.

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Il tecnico della Lazio Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa prima della sfida di domani allo Stadio Olimpico di Roma contro il Marsiglia in Europa League. La Lazio ha vinto tutte le quattro sfide contro il Marsiglia nelle maggiori competizioni europee, inclusi i successi in entrambe le gare della fase a gironi dell’Europa League 2018-19.

Queste le parole di Sarri:

“La partita di domani è difficile, giocheremo contro una squadra forte con un gioco tatticamente difficile da affrontare. Per noi ha grande importanza. I francesi hanno tecnica e dinamismo. Dobbiamo dimostrare continuità di rendimento. La reazione dopo la gara con il Bologna è stata importante (vittoria 3-1 nell’ultimo turno con l’Inter), ma ora serve un’altra prova. Non ho mai visto fisicamente dei dati di questo tipo. La gara con l’Inter ha fatto registrare dei numeri che non avevo mai visto. Difensivamente possiamo fare molto meglio. Ho chiesto ai miei giocatori di essere più comunicativi […] La partita di domani è difficile, ma per noi è importante: giocheremo contro una squadra forte, tecnica e dinamica, con un gioco tatticamente difficile da affrontare. Sono preoccupato da Milik e da tutto il Marsiglia“.

Poi uno sfogo sulla Lega Calcio e il giudice sportivo, iniziando prima dagli episodi di Lazio-Inter: “Sono stato squalificato per comportamento minaccioso a San Siro col Milan, per un dito alzato. Sabato ho visto mani sul collo e calci a calciatori per terra, si parla di uno sputo che non ho visto e quindi non prendo in considerazione. Ma non ho visto sanzioni”, per poi passare ad un discorso generale:

“Un discorso che investe 7 squadre, queste 7 saranno costrette per 17 partite con meno di 72 ore. Vedo che la Lega Calcio è molto disponibile nei miei confronti, mi risponde sempre a differenza di ciò che fa ad altri allenatori. Non pensiamo male e a strategie contro di noi, pensiamo che ci sia stata leggerezza nel calendario: 4 a 2 uno lo può accettare, 6 a 0 diventa difficile. Ho visto Dal Pino che ha parlato di Premier, ma io non entrerei in questo discorso, gli ricordo che i dirigenti hanno portato oltre 5 miliardi euro, in Italia meno di un quinto. In Premier hanno consentito alle squadre di fare rose di un altro livello. Col Chelsea cambiavo pure 10 giocatori tra campionato ed Europa League, mi sembra un confronto non proponibile in questo momento per la Serie A. Lascerei perdere quello che succede in Inghilterra, è un altro pianeta, come paragonate Nba e basket italiano”.

dopo di che una parola anche su Ciro Immobile, che ha preso parte a 19 reti nelle ultime 21 partite in competizioni europee con la maglia della Lazio (14 gol e cinque assist):

“Ciro è un calciatore che ha un’importanza elevata nel nostro gruppo. Non è facile pensare ad una sua gestione. In questo momento Ciro sta bene, ma ora ci aspettano sette partite in venti giorni”.

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