Il pareggio di ieri sera, 12 novembre, contro la Svizzera complica e di parecchio le cose per l’Italia e per la qualificazione ai prossimi Mondiali. Certo, tanti gli assenti, un po’ di sfortuna ma ci si aspettava di più contro un avversario più che alla portata per i campioni d’Europa.
Nazionale, c’è un problema in attacco
Belotti purtroppo, e si sapeva già dalla vigilia non era al top della forma. Roberto Mancini è stato costretto a toglierlo dopo un’ora di gioco dopo una prestazione alquanto opaca.
Il problema non è il Gallo ma la fase offensiva che sta diventando uno scoglio insormontabile, con tante difficoltà.
Manca un centravanti di spessore alla Nazionale
Un problema risaputo, manca, purtroppo un centroavanti di spessore che sia in grado, anche con un guizzo di risolvere le situazioni complicate. Anche contro la Svizzera, infatti, poche e costruite a fatica, sono state le occasioni in cui gli azzurri si sono resi pericolosi. Non a caso, il gol che ha quanto meno salvato la situazione, quello dell’1 a 1 è arrivato solo su palla inattiva.
Nazionale, le ultime reti solo su calcio da fermo
L’Italia ha cercato di creare e di sfruttare ogni occasione con Barella che non è riuscito a far fruttare il tiro su Sommel, una sorta di rigore in movimento e Chiesa sfortunato che ha trovato il portiere elvetico pronto e reattivo. Fino a Jorginho, sotto accusa per il rigore sbagliato. Nelle ultime tre partite le ultime tre reti sono arrivate su calcio da fermo, tante quante nelle precedenti 26.
Di certo c’è stata anche un po’ di sfortuna, tra l’infortunio di Immobile e la condizione non al top di Belotti. Certo è che, dopo la sostituzione del Gallo, Mancini ha piazzato Chiesa al centro dell’attacco e Insigne, due falsi nove che non hanno reso come ci si aspettava.
Nemmeno la soluzione Raspadori ha aiutato a cambiare la situazione. Ora le somme si tireranno comunque all’ultima giornata, nella speranza di riuscire a volare in Qatar.