Il ritorno di Kyrie Irving sui parquet NBA è ormai prossimo. I Brooklyn Nets hanno infatti accettato il suo reintegro, facendone di fatto un giocatore part-time: non potendo entrare nei palazzetti della città di New York secondo le norme vigenti messe in atto dal sindaco Eric Adams, Irving potrà scendere in campo per i Nets solo nelle trasferte della propria squadra.
“E’ una decisione che capisco e rispetto. Ho dovuto fare un passo indietro per cercare di non prenderla sul personale, per cercare di valutare il caso nella loro prospettiva e mettermi nei loro panni, dei compagni e dell’intera organizzazione. Ho ben capito la loro posizione quando mi dicevano ‘Se non sarai completamente vaccinato, non potrai giocare per noi’
Sapevo quali sarebbero state le conseguenze, anche se non ne ero minimamente pronto. Ad inizio stagione la mia idea era quella di essere un giocatore a tutti gli effetti, a tempo pieno, per divertirmi coi miei compagni e rappresentare il miglior basket della lega. Ma sfortunatamente non è andata così”
Come è riuscito a tenersi in allenamento in questi mesi lontano dal basket giocato? Kyrie Irving spiega tutto ai giornalisti.
“Questa di oggi è stata la prima occasione insieme ad altri giocatori professionisti. Sono grato a tutti quelli che mi hanno aiutato in queste settimane a mantenermi in forma, mentre giocavo in varie palestre tra college e scuole medie. Ho cercato di allenarmi in maniera riservata, con l’intento di trarne il meglio per il mio rientro.
E’ stata dura e ho resisto a lungo, ma niente è come ritrovarsi in questo contesto e giocare con i migliori al mondo. Questo è il mio posto, dove ho lavorato la mia intera vita. Oggi in palestra è stato come ritrovarsi di nuovo al primo giorno di scuola. Mi è mancato tutto questo”