Adesso la sua pazienza è finita. Forse ci voleva proprio la sconfitta in casa dei Miami Heat, con cui ha vinto i primi due anelli NBA in carriera nel 2012 e nel 2013. Ma adesso LeBron James non ce la fa più e il messaggio nei confronti dei suoi Los Angeles Lakers è stato piuttosto chiaro. Il campionissimo di basket vuole tornare sul tetto del mondo e lo vuole fare il più presto possibile.
LeBron James ha sbottato
Nella notte i Lakers hanno subito l’ennesima sconfitta di questa disastrata stagione, la ventunesima. Soltanto 14 le partite vinte delle 35 finora disputate quando siamo quasi a metà della regular season. Los Angeles ha ceduto a Miami 112-98, con James che ha fatto comunque 27 punti. E dopo la partita il ‘Re’ ha fatto tremare tutti i tifosi dei Lakers.
“Non voglio finire la mia carriera giocando a questo livello“, queste le prime parole di LeBron, che compirà 38 anni tra qualche ora. James ha quindi aggiunto: “So quello che sono ancora in grado di portare in dote a qualsiasi squadra che abbia i pezzi giusti per puntare in alto”. Un messaggio neanche tanto velato nei confronti della società.
La grande voglia di LeBron James
Questa è la quinta stagione che LeBron sta affrontando con la divisa dei Lakers. Gli è andata sempre male a Los Angeles, tranne il pazzo 2020 in cui i gialloviola sono riusciti a portarsi a casa il titolo nella bolla di Disney, battendo in finale proprio Miami. Il quarto anello di James, dopo i due con gli Heat e quello storico del 2016 con i Cleveland Cavaliers.
LeBron vuole presto il quinto titolo e poi magari anche qualcos’altro di più: “Sono un vincente, lo sono sempre stato, e voglio vincere. Voglio avere una chance di vincere e di competere ancora per il titolo – ha detto -, perché vincere è sempre stata la mia passione e il mio obiettivo, da quando sono entrato in questa lega a 18 anni”.
LeBron James ora può cambiare
Nella testa di LeBron c’è soltanto la voglia di tornare a vincere presto: “So che si arriva in vetta passo dopo passo, ma una volta che ci sei arrivato e sai quello che serve per farlo – ha aggiunto James – il semplice fatto di giocare a basket tanto per giocare a basket non è nel mio DNA. Giocare senza puntare a vincere non è più nel mio DNA“.
Adesso la pazienza è terminata. Solo nell’anno da rookie a Cleveland, una sua squadra aveva un record peggiore di questi Lakers dopo 35 partite. 14-21 Los Angeles oggi, 11-24 allora i Cavaliers. Ora a ormai 38 anni la sua carriera potrebbe proseguire altrove: “Mentalmente mi sento ancora in grande forma: vediamo cosa succede nei prossimi due anni”.