“Un infortunio evitabile. Zion in questa stagione è stato semplicemente picchiato in area, sera dopo sera, al punto che diversi giocatori hanno continuato visti i continui mancati fischi. Gli arbitri incoraggiano così la stessa violenza in area che si usava per solo per Shaquille O’Neal. Una cosa orribile allora, e orribile oggi. Credo che l’infortunio sia il risultato di troppi colpi subiti. E’ proprio dovuto alla forza con cui viene colpito, ancora e ancora“ aveva affermato pochi giorni fa.”
Queste parole gli sono costate 50 mila dollari di multa, per “critiche pubbliche all’arbitraggio e commenti dannosi per la NBA”, si legge nel comunicato ufficiale diffuso dalla lega e quindi oltre il danno di aver perso un giocatore fondamentale, la beffa della multa.
Un infortunio (frattura al dito medio della mano sinistra) dunque evitabile e frutto dell’eccessiva tolleranza degli arbitri secondo David Griffin, e che di fatto condanna i New Orleans Pelicans ad affrontare il finale di stagione senza Zion Williamson che va a sommarsi alle assenze di Brandon Ingram e Steven Adams (entrambi da valutare giorno per giorno): l’assalto ai playoffs della franchigia della Louisiana è sempre più difficile.