Jannik Sinner ha cominciato il 2022 con una grandissima novità, ovvero il cambio di coach. Simone Vagnozzi ha l’arduo ma prestigioso compito di migliorare il talento azzurro.
Sinner, cambio in regia
Inizio del 2022 col botto per Jannik Sinner che ha deciso di cambiare allenatore. A Dubai, infatti, il giovane talento azzurro è stato seguito da Simone Vagnozzi e non più dallo storico allenatore Riccardo Piatti. Una decisione non facile quella presa dall’altoatesino. Per Simone Vagnozzi una grande responsabilità: “Jannik è già un top ten, un atleta fortissimo, ma ovviamente ci sono aspetti del gioco in cui può ancora migliorare“, le parole del coach in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Insieme al fisioterapista Paolo Cadamuro e al preparatore atletico Davide Cassinello, Simone Vagnozzi dovrà portare Jannik Sinner ad un altro livello.
Niente super coach, basta Vagnozzi
Nelle ultime settimane si è parlato a lungo della possibilità dell’ingresso nel team di Jannik Sinner di un super coach. Il nome di Magnus Norman è stato accostato, più volte, al fuoriclasse azzurro. Si è perfino fatto il nome altisonante di John McEnroe. In realtà, non arriverà nessun super coach: “Al momento non è all’ordine del giorno“, la conferma dello stesso Simone Vagnozzi che, tuttavia, aggiunge: “Se in futuro potremo apportare allo staff delle personalità in grado di arricchire le nostre conoscenze, saremo aperti a ogni soluzione”. Insomma, in questo frangente non c’è spazio per un’altra figura nel team, anche perchè sono tanti gli appuntamenti importanti che attendono Jannik Sinner e il suo staff, a partire dagli impegni negli Stati Uniti: Indian Wells e Miami (finalista lo scorso anno e quindi con tanti punti da difendere).
Sinner, la strategia di Vagnozzi
Il nuovo coach dell’altoatesino, subentrato a Riccardo Piatti, sa perfettamente cosa fare per rendere Jannik Sinner ancor più forte: “Ci stiamo concentrando sul servizio per renderlo ancor più aggressivo, magari accompagnandolo con qualche discesa a rete in più”. Ma non è tutto: “Jannik fa fatica ad andare oltre al piano A, bisogna dotarlo di un piano B e un piano C”. C’è anche un curioso aneddoto riguardo al suo ingaggio da parte dello stesso Jannik Sinner: “Il mercoledì mi ha chiamato al mattino e il pomeriggio ero già in auto”. Insomma, Simone Vagnozzi è decisamente concentrato sul suo nuovo impiego. Non pensa ad altro che a come rendere Jannik Sinner ancor più performante.