Virgilio Sport

NFL, Shedeur Sanders crolla nel draft: i proprietari fanno cartello contro il figlio di “Prime Time”. Torna l’ombra del caso Kaepernick

Uno dei giocatori meglio valutati nel corso delle settimane “pre-draft” arriva al terzo giorno senza ancora essere scelto: una presa di posizione delle franchigie contro lo star power degli atleti. E si parla anche di razzismo

Pubblicato:

Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Un caso che sta sconvolgendo il mondo sportivo americano, una storia destinata a far discutere ancora a lungo. E’ quella di Shedeur Sanders, stella nascente nel mondo del football americano a cui i proprietari delle franchigie NFL hanno deciso di impartire una lezione nel corso del draft.

Il crollo di Sanders nel draft

Nelle settimane, ma anche nei mesi, che precedono il draft il mondo della NFL è più attivo che mai. La stagione si è conclusa lo scorso febbraio con il Superbowl vinto dai Philadelphia Eagles ma la offseason è sempre estremamente seguita per quello che rimane lo sport con maggior interesse negli Stati Uniti. E negli ultimi mesi uno dei nomi più discussi è stato quello di Shedeur Sanders, quaterback di Colorado. Prima del draft veniva considerato come uno dei giocatori più interessanti di tutto il college americano: estro, talento, intuizioni da vincenti. Tutto lasciava pensare a una scelta al primo giro.

E invece qualcosa è andato storto. Nella prima notte del draft viene lasciato ad aspettare invano con sorpresa generale da parte di tutti, sorpresa che si trasforma in sgomento quando il giocatore considerati tra i migliori prospetti del paese viene ignorato anche nel secondo giorno del draft quando vengono selezionati i giocatori del secondo e terzo giro. Un crollo senza precedenti che nasconde qualcosa di più. Alla fine per lui la chiamata arriva al terzo giorno, quinto round e chiamata numero 144, quella dei Cleveland Cavaliers.

I motivi dietro lo “schiaffo” a Shedeur

La decisione delle squadre di ignorare Sanders sta facendo discutere tantissimo negli States. La sua storia è ovviamente legata a quella di papà Deion, una leggenda del football americano e uno dei giocatori più unici della storia (giocava sia in difesa che in attacco, cosa rarissima). “Prime Time” è stato un giocatore sempre sopra le righe e ha continuato a mantenere il suo stile anche da allenatore. Ma i risultati sono sempre arrivati anche nel biennio a Colorado.

E Shedeur sembra aver seguito in tutto e per tutto le orme di papà. “Swag”, voglia di mettersi in mostra e grandi ambizioni lo hanno reso molto popolare (merito anche di una docuserie di Amazon Prime Video). Ma questo atteggiamento sembra non essere piaciuto a tutti. Alcuni analisti hanno rivelato che le franchigie che si sono sedute con lui nelle consuete interviste-pre draft non hanno apprezzato il suo atteggiamento: troppa sicurezza e troppa voglia di dettare le regole, le accuse principali.

Torna l’ombra del caso Kaepernick

Ma dietro questo crollo delle quotazioni di Shedeur per molti c’è anche la volontà da parte dei proprietari delle franchigie di mettere le squadre davanti ai giocatori. A differenza della NBA, il “player power” nel mondo NFL è decisamente inferiore sia per motivi economici, sia perché le carriere dei giocatori sono più brevi, sia perché le squadre sono composte da 53 giocatori. La squadra viene prima del singolo, a eccezione di pochissimi casi. E i proprietari hanno deciso di impartire una lezione al giovane Shedeur.

Negli States il caso sta facendo discutere, si parla di razzismo ma soprattutto si torna a parlare del caso Kaepernick. L’ex giocatore dei San Francisco 49ers nel 2016 decise di usare la sua popolarità per affrontare il tema del razzismo in America: il suo inginocchiarsi nel corso dell’inno nazionale divenne un caso politico con tanto di arrabbiatura del presidente Donald Trump. Alla fine di quella stagione, il quaterback è rimasto senza squadra (nonostante in carriera avesse ottenuti ottimi risultati personali e di squadra) e da quel momento nessuna franchigia gli ha più dato nemmeno una chance.

Tags:

Leggi anche:

Affariesteri.it

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi
SERIE A:
Fiorentina - Empoli
Inter - Roma
Juventus - Monza
Napoli - Torino
Atalanta - Lecce
SERIE B:
Sudtirol - Juve stabia
Catanzaro - Palermo

SPORT TREND

Caricamento contenuti...