Sembra impossibile ma è così: Erling Haaland, stella del presente e del futuro del calcio mondiale, in Norvegia è bersagliato dalle critiche. Dopo le due partite di qualificazione ai prossimi Mondiali contro Gibilterra e Turchia, dove è rimasto a secco di goal, la critica non lo ha risparmiato.
Prime pagine di giornali che lo ‘mettono in croce’, ex giocatori e simboli della Norvegia come John Arne Riise che lo bacchettano senza nascondersi: “È molto lodato per il modo in cui reagisce e mostra il suo carattere a Dortmund quando le cose non vanno bene, ma qui in Norvegia non si vede niente di tutto questo”.
Nel frattempo, nel corso di un’intervista a ‘The Athletic’, il suo procuratore Mino Raiola lo difende e quasi si pente di averlo portato al Borussia Dortmund lo scorso anno. “Con Haaland tutti si sbagliavano. Ha fatto le cose molto più velocemente di quanto tutti immaginassero. Haaland è in anticipo rispetto ai suoi stessi programmi. Forse ero troppo attento e cauto quando ho detto: ‘Oh no, andiamo a Dortmund anziché da qualche altra parte’. Questo ragazzo – sono convinto al 100% e tutti sono convinti della stessa idea – può trasferirsi in qualsiasi club, dove vuole, già adesso. E avrebbe potuto farlo l’anno scorso”.
Quasi un pentimento. Intanto Erling Haaland è chiamato a rispondere alle critiche questa sera contro il Montenegro, per la terza giornata del girone di qualificazione ai prossimi Mondiali.