Quattro titoli in poco più di due anni, due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e lo scudetto 2016, non sono bastati a Jasmin Repesa per aprire un lungo ciclo sulla panchina dell’Olimpia Milano.
Il coach croato ora alla guida della Vuelle Pesaro, intervistato da ‘Tuttosport’, è tornato, assumendosene le colpe, sull’esonero subito nell’estate 2017, figlio dell’eliminazione nella semifinale playoff contro Trento:
“Una squadra come Milano deve vincere subito, io invece volevo costruire qualcosa in prospettiva – l’ammissione di Repesa – Per questo portai giocatori come Abass e Fontecchio. Fu colpa mia. Secondo me senza continuità tecnica a livello di giocatori e di staff tecnico non si può vincere e lo dimostrano Fenerbahce e Real Madrid. Giusto cambiare due o tre pezzi a stagione, non rivoluzionare tutto come accadeva all’Olimpia”.