Tra le punte di diamante dell’Italnuoto c’è Thomas Ceccon che si è raccontato a OA Sport.
In vista degli Assoluti di aprile ha detto: “Un po’ come mi era accaduto l’anno scorso, ho avuto qualche problema di salute a inizio febbraio e non ho potuto allenarmi per due settimane. Certo, nel 2022 era il Covid, in questo caso era diverso. Comunque ci ho messo un po’ per rimettermi in carreggiata e nel corso del collegiale a Tenerife (Spagna), insieme al gruppo dei velocisti, mi sono sentito sempre meglio. Per gli Assoluti, non credo sarò al massimo anche perché il principale obiettivo sarà quello di qualificarsi“.
E poi se si veda come un leader: “Non credo di essere all’altezza di questo compito perché c’è Gregorio Paltrinieri che, per storia ed esperienza, è sicuramente più adatto in questo ruolo. Vero è che a me piace dare un mano soprattutto alle new entry, ricordando le difficoltà che ho avuto io quando avevo 15/16 anni a inserirmi nel gruppo della Nazionale. Non era stato semplice, anche per come sono io, ma anche questo ha fatto parte del mio percorso di crescita. Di conseguenza, tengo a dare ai più giovani quel qualcosa che io avrei voluto avere nel momento in cui sono entrato nella squadra italiana maggiore“.
Infine: “Non mi fossilizzo troppo sul dorso e guardo anche ai 100 stile libero e un po’ ai 100 delfino. In Lussemburgo ho ben nuotato i 200 sl (1:46.52), ma credo che lì la strada sia un po’ sbarrata. In definitiva, alle Olimpiadi si va per vincere in primis l’oro, perché già l’argento ha un sapore diverso, nello stato in cui sono ora. Per questo, le mie scelte saranno orientate su quello che io posso dare, in relazione anche al campo partenti. Di sicuro, i 200 misti non fanno parte della mia programmazione perché sono una gara complicata da allenare e nello stesso tempo non è ideale nella competizione perché spesso sono attaccati ad altre gare individuali che mi interessano. Questa è una delle ragioni che mi ha portato a non allenarmi con la massima priorità“.