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Totti e il vizio del gioco, parla l'amico dipendente del ministero

Dopo le segnalazioni dell'Antiriciclaggio sui presunti prestiti sospetti dell'ex capitano della Roma parla il dipendente del ministero dell'Interno, destinatario di uno dei prestiti, che difendere le attività del campione del mondo 2006

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In attesa di capire se nel futuro di Francesco Totti ci sarà davvero una nuova avventura con la Roma, dopo l’epopea da calciatore e capitano e la breve e poco felice esperienza da dirigente, il campione del mondo 2006 è finito nel mirino dell’Antiriciclaggio.

Francesco Totti entra nel mirino dell’Anticiriclaggio

La questione, va da sé, è particolarmente spinosa, oltre che ancora tutta da chiarire, prima ancora che da dimostrare e verificare, ma riguarderebbe presunti controlli sui conti bancari e l’ipotesi di investimenti nelle scommesse.

Totti sarebbe stato fatto oggetto di una minuziosa attività di controllo svolta dalle strutture centrali dell’istituto di credito a cui l’ex giocatore ha affidato per anni i propri guadagni. Secondo quanto portato alla luce dal quotidiano ‘La Verità’ le indagini dell’Antiriciclaggio si sarebbero soffermate in particolare su presunti prestiti, oltre a assegni bancari e bonifici, risalenti anche al 2018, intestati a varie società internazionali, sospettate di avere anche attività bancarie.

Prestiti e bonifici per finanziare le giocate al casinò: i sospetti su Totti

Tra le attività sospette, sempre secondo quanto portato alla luce da La Verità, le indagini dell’Antiriciclaggio si sarebbero soffermate su un presunto prestito di 80.000 euro effettuato su un conto intestato a una dipendente della società Sport e Salute sposata con un dipendente del ministero dell’Interno, considerato in stretti rapporti con Totti, oltre che su assegni e bonifici intestati ad una società con sede a Montecarlo, che potrebbero essere stati destinati a finanziare le giornate trascorse al casinò dell’ex numero 10 della Roma.

Totti, la difesa dei risk managers e dell’amico destinatario del prestito: “Francesco investe soldi propri”

Dall’altra parte i risk managers che curano gli interessi di Totti si sono già preoccupati di specificare come il proprio cliente abbia riferito “trattarsi di pagamenti effettuati in prima persona da Totti che, in quanto accanito scommettitore, avrebbe continua necessità di contanti”.

A provare a fare chiarezza nella vicenda è stata una delle persone direttamente coinvolte, l’amico di Totti dipendente del ministero dell’Interno, a cui lo storico capitano della Roma avrebbe effettuato alcuni dei bonifici “sospetti”: “Siamo amici da 15 anni e visto che io e mia moglie abbiamo avuto dei problemi, non mi vergogno a dirlo, gli abbiamo chiesto un prestito di 160.000 euro. Francesco ce l’ha concesso e non lo ha fatto solo con me”.

L’uomo ha poi ribadito la linea dei risk manager per quanto riguarda il rapporto tra Totti e il gioco d’azzardo: “Francesco gioca i soldi suoi, che ha guadagnato regolarmente e quella è una questione sua. Sono anni che ci va, ma il problema s’è smosso adesso. Del resto se vai a Montecarlo è pieno di giocatori da tutto il mondo”.

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