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Nuovo stadio Milan e Inter: le società tornano ad alzare la voce

Rossoneri e nerazzurri, dopo oltre 1000 giorni, non hanno ancora iniziato i lavori per il nuovo stadio. Scaroni e Antonelli tornano a minacciare di spostarsi da Milano.

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Continua la lotta al vertice tra Inter e Milan, due squadre che si stanno dando battaglia e continueranno fino all’ultima giornata. Questo sul campo, perchè all’esterno le due società stanno lavorando in sintonia per la costruzione del nuovo stadio.

Dopo ormai più di tre anni di lavoro però dello stadio non si vede neanche l’ombra, bloccato da difficoltà urbanistiche e da burocrazie lentissime. Ecco che Alessandro Antonello e Paolo Scaroni, ad nerazzurro e presidente rossonero, tornano a ventilare l’ipotesi di un cambio di sede che non sia più San Siro ma al di fuori dei limiti della città.

Milan, il presidente Scaroni: “Stadio fuori Milano? Ogni giorno che passa ipotesi più realistica”

Il presidente del Milan Paolo Scaroni ha parlato, assieme ad Antonelli, a San Siro per l’evento de Il Foglio. Un intervento secco, sulla falsariga delle dichiarazioni rilasciate nel recente periodo:

“Dopo 1000 giorni, dopo aver cambiato le volumetrie che ci concedeva la legge sugli stadi, siamo pronti a fare pure il dibattito pubblico. Io spero che dopo il dibattito smetti di essere il progetto di Milan e Inter e diventi il progetto di Milano. Il Comune deve desiderare questo progetto e lo deve volere in tempi brevissimi. Mi aspetto che il dibattito pubblico sia l’ultimo gradino da superare. Fuori Milano? Quando si parla di fuori Milano, è un fuori Milano relativo. Non stiamo pensando di andare a 50 km da Milano, ma rimarremmo in una zona che i milanesi considerano parte della loro città. Ogni giorno che passa l’ipotesi diventa sempre più probabile”.

Scaroni insiste sulla necessità di costruire il nuovo stadio anche per una questione di competitività e di crescita del club:

Il Real Madrid guadagna dallo stadio 145 milioni ogni stagione, il Milan 34. Come possono i tifosi credere che noi siamo in grado di competere con squadre che incassano cinque volte più di noi? Lo stadio è di vitale importanza. Appena avremo il progetto esecutivo approvato noi partiamo. Che sia a San Siro o altrove”.

Inter, l’ad Antonello: “C’è delusione. San Siro non più zona esclusiva”

Anche l’amministratore delegato dell‘Inter Alessandro Antonello, parla del progetto per il nuovo stadio. Lo fa, cercando di delineare in prima battuta i prossimi passi del progetto:

“Stiamo aspettando che il Comune decida il responsabile del dibattito pubblico. Questo iter dovrebbe finire ad inizio maggio. Noi intanto stiamo lavorando per integrare lo studio di fattibilità, sono quasi 1000 pagine di relazione. Stiamo lavorando per integrarlo dato che il Comune ha chiesto di rivedere gli indici volumetrici. Milan e Inter stanno provando di allinearsi alle richieste comunali nonostante esista una legge che ci consentirebbe di avere indici volumetrici più alti. Le due società sono i proponenti del progetto, quindi è il Comune che dovrà dire se il progetto piace o meno alla comunità. Abbiamo iniziato da più di 1000 giorni, dunque siamo un po’ delusi per essere ancora a questo punto. C’è un’evidente difficoltà, ma noi vogliamo ancora dare un lustro alla città di Milano”.

Proprio come Scaroni, anche Antonello sottolinea la possibilità che l’impianto non sia costruito più nella zona di San Siro:

Non c’è più un’esclusiva su San Siro, desideriamo un nuovo impianto nel minor tempo possibile. Stiamo quindi valutando pure altre aree. Aspettiamo che si chiarisca la questione del dibattito pubblico prima dell’estate e poi prenderemo una decisione”.

Antonello in fine sottolinea la perfetta sintonia esistente tra le due società sulla questione stadio:

“Tranne che sul lato sportivo, la pensiamo uguale su tutto. Sarà interessante inaugurare il nuovo impianto con un derby”.

Il progetto di Milan e Inter: La Cattedrale di Populous

Il nuovo stadio di Inter e Milan, che nelle intenzioni iniziali sarebbe dovuto essere costruito nell’area adiacente al vecchio San Siro, dovrebbe chiamarsi La Cattedrale, il cui progetto è stato affidato allo studio Populous.

Il progetto è completamente condiviso tanto che, come si legge sui siti ufficiali di Inter e Milan: “La Cattedrale è stata progettata per essere di volta in volta l’unica e riconoscibile casa sia per i tifosi del Milan che per i tifosi dell’Inter. Attraverso l’uso di installazioni tecnologiche cucite su misura per entrambe le Tifoserie, sarà possibile trasformare drammaticamente l’aspetto architettonico dello Stadio, integrando le identità dei due storici Club nella struttura stessa dell’edificio. Durante le partite dell’Inter, un serpente di luce blu avvolgerà le sue spire intorno alla struttura portante mentre durante le partite del Milan, le colonne saranno avvolte dai riflessi fiammeggianti emanati dalle profondità dell’edificio”.

La realizzazione di un impianto di proprietà invece che affittare lo stadio dal Comune, garantirebbe introiti importantissimi alle due società, che avrebbero incassi molto maggiori alla voce “stadio”, cosa che permetterebbe di aumentare la competitività internazionale.

Nuovo stadio Milan e Inter: le società tornano ad alzare la voce Fonte: Getty Images

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