Una bufera dietro l’altra per l’Argentina. L’Albiceleste continua a protestare per l’episodio del gol del 2-2 nella gara delle Olimpiadi contro il Marocco annullato dal Var solo due ore dopo la sospensione ma intanto un nuovo caso esplode nel torneo Under 20 Alcudia con l’arbitro che è stato salvato solo dalla polizia dopo un rigore assai dubbio fischiato nel finale di Argentina-Mauritania.
- Polemiche infinite in Argentina
- Lo sfogo del presidente della Federcalcio
- La risposta della Fifa
- Nel torneo U.20 arbitro salvato dalla polizia
Polemiche infinite in Argentina
Continuano le polemiche dopo il debutto dell’Argentina ai Giochi Olimpici di Parigi 2024: la federcalcio albiceleste protesta per quanto avvenuto a Saint Eitenne, nella gara col Marocco sospesa dopo il gol del 2-2 dell’argentino Medina per l’invasione e l’aggressione dei tifosi marocchini e ripresa con il gol annullato dal Var due ore dopo.
Lo sfogo del presidente della Federcalcio
Duro il comunicato del presidente dell’Afa, la federcalcio argentina, Claudio Tapia nel suo comunicato: “Non è stato ascoltato nemmeno il parere dei capitani di entrambe le squadre che hanno capito che il gioco non doveva essere ripreso. Dalla Federcalcio argentina abbiamo già sollevato la richiesta alla Commissione Disciplinare della FIFA affinché vengano prese le misure regolamentari pertinenti e inflitta una sanzione ai colpevoli”.
È opportuno ricordare che l’organizzazione del torneo di calcio olimpico è strutturata a tre livelli: il Comitato Olimpico Internazionale, la FIFA e la Federcalcio francese . Proprio per questo motivo il ricorso è stato sollevato al massimo organo calcistico. La partita è stata interrotta perché i calciatori argentini sono stati attaccati con veemenza dai tifosi marocchini, che hanno lanciato bottiglie, bicchieri di plastica e persino un petardo che è esploso vicino alla panchina di Javier Mascherano. Secondo l’AFA, le sanzioni corrispondenti dovrebbero ricadere sulla squadra a cui corrispondono i tifosi aggressori. Cioè, in Marocco.
La risposta della Fifa
Alla fine è arrivata la risposta della Fifa, questo il comunicato: “La Commissione Disciplinare della FIFA ha deciso, ai sensi dell’articolo 36 del Codice Disciplinare della FIFA, di nominare un esperto per curare le indagini su possibili violazioni dei regolamenti FIFA , a seguito degli incidenti accaduti durante la partita tra le squadre nazionali argentina e marocchina giocata sul Il 24 luglio 2024 allo Stadio Geoffroy-Guichard di Saint-Etienne (Francia), in corrispondenza della fase a gironi del Torneo Olimpico di Calcio Maschile di Parigi 2024″,
Tuttavia, le speranze di ottenere una decisione rapida e positiva da parte della FIFA sono quasi nulle, poiché nessuno dei calciatori argentini è stato ferito dal pubblico e la partita è stata ripresa, l’interruzione non avrebbe avuto conseguenze sul risultato. Il 2-1 per il Marocco messo a referto arbitrale sarà ritenuto definitivo.
Nel torneo U.20 arbitro salvato dalla polizia
Intanto un nuovo scandalo arbitrale coinvolge l’Argentina ma stavolta a protestare sono stati i suoi avversari. Nel torneo Under 20 dell’Alcudia – che la Nazionale argentina ha vinto tre volte (2012, 2018 e 2022) – l’albiceleste è riuscita a pareggiare con la Mauritania solo grazie a un rigore inesistente allo scadere e i giocatori rivali sono esplosi contro l’arbitro al punto da rendere necessario l’intervento della Guardia Civil.
Bilal Maouloud aveva portato in vantaggio gli africani, con un colpo di testa all’inizio del secondo tempo della partita, che si gioca in due tempi da 40 minuti ciascuno. Al 5′ di recupero della ripresa Sosa entra in area e crossa ma viene tamponato leggermente da un difensore mauritano. Per l’arbitro è rigore e scoppiano le proteste con gli africani increduli. Dopo il gol dal dischetto di Carriso i calciatori mauritani si sono scagliati ancora una volta contro l’arbitro, mentre lui mostrava i cartellini a destra e a manca e se ne andava con i suoi collaboratori, protetto dalla Guardia Civil, le cui truppe hanno tirato fuori anche i bastoni per difendersi dagli attacchi.