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Olimpiadi Pechino, fondo: Pellegrino si conferma, argento nella sprint

L'azzurro, 2° nella stessa specialità già quattro anni fa a Pyeongchang, ha chiuso alle spalle del campione norvegese Klaebo e davanti al russo Terentev.

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Arriva la sesta medaglia ai Giochi Olimpici di Pechino per l’Italia che, grazie a Federico Pellegrino, ha conquistato uno splendido argento nella sprint maschile di sci di fondo.

L’azzurro, bravo a presidiare sempre le posizioni di testa in finale, si è arreso solo al numero uno del movimento Johannes Klaebo, oro davanti al nativo di Aosta e al russo Alexander Terentev (bronzo).

Pellegrino, un percorso perfetto fino alla finale

Prima di approdare in finale, il fondista classe 1990 ha convinto e fatto percorso netto sia nei quarti di finale che in semifinale.

In entrambi i casi, infatti, Pellegrino ha vinto la propria batteria lasciando chiaramente intendere di essere in giornata e potersi giocare qualcosa di importante a livello di medaglie, un obiettivo questo poi centrato in finale chiudendo dietro al fortissimo Johannes Klaebo.

Fondo, miniera di medaglie

Pellegrino così ha regalato la sesta medaglia alla spedizione azzurra a questi Giochi invernali, un risultato che arrotonda il bottino del fondo alle Olimpiadi.

Con quella di “Chicco”, infatti, sono 36 le medaglie complessive ottenute dal settore nella storia della rassegna a cinque cerchi. Di queste, 20 poi sono state conquistate dagli uomini, cifra tonda a cui il portacolori delle Fiamme Oro nelle ultime due edizioni ha avuto il merito di contribuire in maniera sostanziale.

La gioia di Pellegrino: “Allenarsi con i russi? Rifarei tutto”

A livello personale dunque, tra Mondiali e Olimpiadi, Pellegrino sale a quota 7 medaglie, un numero che certifica come in età contemporanea il nativo di Aosta sia l’assoluto punto di riferimento del settore a livello azzurro.

Con l’argento odierno poi “Chicco” zittisce definitivamente le critiche ricevute per aver deciso a inizio anno di andarsi allenare, assieme a De Fabiani, con la nazionale russa, una scelta che alla fine ha pagato dividendi importanti permettendo all’Italia di esultare per un altro importante riconoscimento ai Giochi.

Pellegrino ha commentato la propria nuova impresa ai microfoni della Fisi: “Sono venuto qui per dare il mio meglio e il fatto che questo sia coinciso con un’altra medaglia olimpica ha dell’incredibile” le prime parole del valdostano, che ha poi rivendicato la scelta controcorrente effettuata nell’ultimo anno, quella di allenarsi con un gruppo russo seguito dall’allenatore tedesco Markus Kramer.

“Sono molto contento, provo un appagamento incredibile. Come quattro anni fa ci credevano in pochi, ma ce l’ho fatta. Ringrazio chi lavora con me e resto convinto che l’esperienza con i russi mi abbia fatto bene facendomi cambiare completamente l’approccio alle gare”.

 

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