L’appuntamento è fissato alle 21:13. Simona Quadarella in vasca per la finale dei 1500 metri: c’è una medaglia da conquistare. E un tabù da abbattere: la marziana americana Katie Ledecky. L’Italia incrocia le dita ed è pronta a sostenere la campionessa romana che sarà protagonista, questa sera, alla Défense Arena di Parigi.
- È il momento di Quadarella: scatta la caccia alla medaglia
- 1.500 motivi per vincere: il tabù Ledecky e il caso Covid
- Quadarella: il punto sulle rivali e la dedica già pronta
È il momento di Quadarella: scatta la caccia alla medaglia
L’azzurra, che ai Giochi di Tokyo ha conquistato il bronzo negli 800 m stile libero, ha messo nel mirino il gradino più alto del podio. Simo vuole regalarsi una notte magica, una notte d’oro. Certo, servirà una prestazione maiuscola, sontuosa, perfetta. Ma Quadarella si è presentata alle Olimpiadi di Parigi in gran spolvero e, allora, perché non tentare l’impresa? Il primo posto è il sogno, la medaglia d’argento o di bronzo un obiettivo senza dubbio alla portata ma tutto da conquistare e difendere. Perché ok l’assalto alla medaglia più preziosa, ma in vasca le rivali non mancano e le insidie – si sa – sono sempre dietro l’angolo. A partire dalla francese Kirpichnikova per arrivare alla tedesca Gose.
1.500 motivi per vincere: il tabù Ledecky e il caso Covid
Impresa, si diceva. Ed è ciò a cui è chiamata la campionessa nata nella Capitale per scalzare l’americana Katie Ledecky. Del resto, Quadarella è riuscita ad acciuffare due volte l’oro mondiale quando la fortissima nuotatrice di Washington, che vanta sette ori ai Giochi Olimpici, non c’era. Ora il discorso è diverso. Si ritroveranno l’una contro l’altra e Katie ha già messo le cose in chiaro, conquistando il pass per la finale col miglior tempo (15’47”43), seguita – guarda con un po’ – dalla nostra Simo (15’51”19). Intanto alla Défense Arena mancherà una possibile rivale. Il Covid ha colpito ancora fermando la talentuosa australiana Lani Pallister, costretta a saltare la gara della vita.
Quadarella: il punto sulle rivali e la dedica già pronta
Con quale animo si arriva a un appuntamento così importante? A poche ore dallo start Quadarella si professa “tranquilla”. Pronta a raggiungere il traguardo di una gara faticosa sbracciata dopo sbracciata e sotto gli occhi di mamma Marzia e papà Carlo, che, come sempre, saranno in tribuna a sostenerla. Poi quel che sarà, sarà. Delle avversarie che concorrono per l’ambito podio Simona dice: “La Kirpichnikova è più aggressiva, ma la tedesca (Gose, ndr) è più forte, non me l’aspettavo”. Quadarella confessa di avere già pronta una dedica in caso di medaglia. Quale? Siamo pur sempre nel mondo dello sport, dove la scaramanzia regna sovrana. Dunque, vietato parlarne anzitempo. Non resta che attendere le 21:13 per scoprirlo.