Rimettere nuovamente la Juventus a 4 punti. Con questo imperativo l’Inter si è preparata ad ospitare il Lecce al Meazza nella 17a giornata di campionato. Senza Lautaro salgono in cattedra i difensori: in particolar modo Bisseck che sul finale del primo tempo trova di testa il modo di portare in vantaggio i nerazzurri. Nella ripresa il match lo chiude Barella su meraviglioso assist di Arnautovic con colpo di tacco. 2-0 per la capolista e Natale sereno per Simone Inzaghi.
- Inter-Lecce, la chiave della partita
- Inter, cosa ha funzionato
- Inter, cosa non ha funzionato
- Le pagelle dell'Inter
- Top e flop del Lecce
- Inter-Lecce: il tabellino del match
Inter-Lecce, la chiave della partita
Per il Lecce l’Inter è sempre stata kryptonite. Contro nessun’altra squadra i pugliesi hanno perso tante partite quante con i nerazzurri. Senza Lautaro, però, Simone Inzaghi parte con un reparto offensivo monco mentre i salentini scelgono Strefezza e Piccoli titolari. Nella prima frazione di gioco i giallorossi cercano di chiudere tutti gli spazi e ci riescono, tant’è che la capolista non riesce a sfondare nonostante qualche tentativo lo crei. Come spesso accade allora sono le palle inattive a decidere: punizione di Calhanoglu convertita in oro dalla testa di Bisseck.
Nella ripresa episodio che può cambiare il match: Marcenaro fischia rigore per il Lecce per un tocco di braccio di C.Augusto. Interviene il Var per correggerlo perché il braccio effettivamente non è largo. Al netto di questa parentesi il leitmotiv della partita è sempre lo stesso con l’Inter che fa la partita. Anche se i pugliesi rispondono, provando con le loro armi a far male. Nulla che scalfisca Sommer. Anzi è Barella a chiudere i conti capitalizzando l’assist di tacco di Arnautovic. Finisce 2-0 per l’Inter.
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Inter, cosa ha funzionato
Il reparto che fa realmente la differenza nell’Inter è il centrocampo. Con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan corsa, fisicità , palleggio e geometrie sono sempre garantite. L’atteggiamento del Lecce, estremamente prudente, costringe i nerazzurri a provare ad altre vie come quella dei calci piazzati. Dal piede del numero 20 arriva la palla dell’1-0 di Bisseck. A proposito di quest’ultimo: anche le riserve iniziano a crescere.
Inter, cosa non ha funzionato
L’attacco invece non è sembrato all’altezza delle altre domeniche. Si è sentita l’assenza di Lautaro Martinez? Probabile. Anche Thuram non è parso nella sua serata migliore sebbene Arnautovic abbia fatto il suo in termini di movimenti per creare il giusto feeling. L’austriaco ha l’handicap di non aver sfruttato le opportunità che gli sono capitate.
Le pagelle dell’Inter
- Sommer 6 Ordinaria amministrazione.
- Bisseck 7 Sta crescendo partita dopo partita. Attento e puntuale in difesa. Si vede anche davanti, prima con una traversa poi col gol che sblocca la gara.
- Acerbi 6,5 Ha sbagliato in coppa ma la sua stagione è stata finora quasi perfetta. Anche stasera contro Piccoli non concede margine.
- Bastoni 6 Dalle sue parti Strefezza non pare essere sul pezzo. Ne approfitta proiettandosi spesso in zona offensiva.
- Darmian 6 A 34 anni il ruolo di esterno a tutto campo lo devi necessariamente interpretare diversamente. Lui ha l’esperienza giusta per comprenderlo e limitarsi a proteggere la zona di competenza dalla potenziale minaccia di Banda.
- Barella 6,5 Rifinitore e all’occorrenza anche attaccante. Al solito generoso, va dove serve. (Dall’88’ Klaassen ng)
- Calhanoglu 6,5 Tanto lavoro, non solo di regia ma anche di interdizione e raddoppio per assistere Carlos Augusto. (Dal 75′ Asllani 6 un quarto d’ora di semplice gestione nella quale sfiora pure un bel gol).
- Mkhitaryan 7 Una trottola. Prende Ramadani alle spalle, è bravo nel fraseggio, sa inserirsi. (Dall’88’ Frattesi ng)
- Carlos Augusto 6 A volte si accentra lasciando la corsia a Bastoni. Spesso è una soluzione per i suoi anche se dai suoi piedi non arriva nulla che impatti significativamente sulla gara. (Dall’84’ Pavard ng)
- Arnautovic 6,5 Un gol mangiato, un’altra opportunità meno nitida fallita. Poi ecco qua: un tacco assurdo per il raddoppio di Barella.
- Thuram 6 Meno determinante del solito. Aiuta comunque la squadra con la sua consueta tecnica. (Dall’84’ Sanchez ng)
Top e flop del Lecce
- Falcone 7 I suoi interventi evitano la goleada
- Banda 5 Uno dei più vivi tra i suoi. Si fa buttare fuori per proteste.
- Piccoli 5,5 Facile preda della difesa nerazzurra che lo controlla agevolmente.
- Gonzalez 5,5 Soffre la posizione di Mkhitaryan facendosi prendere spesso alle spalle. Rischia il rosso sul finale del primo tempo e Tarozzi lo toglie.
Inter-Lecce: il tabellino del match
MARCATORI: 43′ Bisseck, 78′ Barella
INTER (3-5-2): Sommer – Bisseck, Acerbi, Bastoni – Darmian, Barella (dall’88’ Klaassen), Calhanoglu (dal 75′ Asllani), Mkhitaryan (dall’88’ Frattesi), C. Augusto (dall’84’ Pavard) – Thuram (dall’84’ Sanchez), Arnautovic. A disp. Di Gennaro, Audero, Sensi, De Vrij, Agoume, Motta, Stabile, Sarr. All. S. Inzaghi.
LECCE (4-3-3): Falcone – Gendrey (dall’86’ Venuti), Pongracic, Baschirotto, Gallo – Gonzalez (dal 46′ Kaba), Ramadani, Oudin (dall’86’ Sansone) – Strefezza (dal 64′ Rafia), Piccoli (dal 73′ Krstovic), Banda. A disp. Brancolini, Samooja, Dorgu, Berisha, Listkowski, Faticanti, Smajlovic, Blin, Touba. All. A. Tarozzi (D’Aversa squalificato).
ARBITRO: Matteo Marcenaro sez. Genova (Rossi-Cipriani; IV Tremolada; VAR Maggioni-Valeri).
AMMONITI: Calhanoglu (I), Gonzalez (L), Piccoli (L), Pongracic (L)
ESPULSI: Banda (L)
RECUPERO: 2′ pt; 4′ st