Marcus Thuram quanta voglia ha di rimanere all’Inter e a Milano, affrontando una convivenza complicata con Lautaro Martinez che ha deciso di interpretare un ruolo inedito rispetto al recente passato?
La domanda è più che lecita oggi, dopo un epilogo di stagione tormentato dagli infortuni, una finale di Champions opaca, un Mondiale per Club da attore non protagonista e il dissing neanche così gradito con il capitano. Che cosa ci fa in questa Inter, dunque, Thuram? Segue il progetto Marotta.
- Il nodo Thuram, Inter alla svolta
- La clausola rescissoria
- Obiettivo Ederson e l'addio a Calhanoglu e Sommer
- Piano Marotta-Ausilio, sacrificato Dumfries
Il nodo Thuram, Inter alla svolta
L’attaccante francese è considerato dalla società un giocatore centrale nel quadro di un nuovo corso che fa riferimento a Cristian Chivu, ma che coincide poi con una svolta contrattuale da non sottovalutare. A rafforzare la posizione dei nerazzurri anche il fatto che la clausola, inserita nel contratto di Thuram, pari a 85 milioni è scaduta ieri sera a mezzanotte.
Da quel che risulta fino ad ora, non c’è stata l’offerta giusta stando all’accordo che lega Marcus a viale della Liberazione e chi mai volesse usufruire del talento del figlio d’arte dovrà sedersi a un tavolo e contrattare con Marotta e Ausilio per una cifra che supera la già importante somma fissata a suo tempo.
La clausola rescissoria
Proprio ieri si sarebbe consumato un vertice che ha toccato, pare, anche il capitolo cessioni e acquisti (assai sentito in questo frangente e nel momento storico affrontato dall’Inter come e più di altre big) e la posizione della dirigenza interista non si è affatto evoluta sul fronte del prezzario.
Per l’attaccante, al pari dei calciatori che vantano un cartellino ambito, non si andrà incontro a sconti o revisioni: offerte monstre, peer intenderci superiori ai 90 milioni, faranno scattare l’interesse e l’eventuale trattativa.
Obiettivo Ederson e l’addio a Calhanoglu e Sommer
Il nodo Thuram non è stato l’unico punto della scaletta della riunione. Dopo Sucic, Luis Henrique e Bonny è tempo di cessioni, operazioni che sosterranno la creazione di un tesoretto utile alla causa Ederson, meraviglia dell’Atalanta per il quale hanno mostrato stima anche la Juventus e le big d’Europa, dal Real all’Arsenal.
Una concorrenza tutt’altro che modesta, quindi. Imminente, ma già in anticipo sulla riunione, l’addio a uno dei protagonisti prima con la maglia del Milan e poi dell’Inter ovvero Hakan Calhanoglu, in ferie assieme all’amico Sommer, destinato anch’egli ad alleggerire dal bilancio il proprio ingaggio.
Piano Marotta-Ausilio, sacrificato Dumfries
Viste le pretese enormi della Dea, che chiede 60 milioni, che non sono certo pochi considerate le spese sostenute dall’Inter con il riscatto di Zalewski in più oltre ai tre già citati acquisti. Per sfiorare quella cifra, il piano vorrebbero Bisseck sul piatto, Ale Stankovic, Sebastiano Esposito e Asllani. Senza considerare Frattesi, che di fare il secondo di Barella potrebbe essere stanco.
E poi il pezzo più pregiato, ovvero Dumfries che potrebbe ingolosire una big disposta a versare quanto chiesto dalla clausola rescissoria. Dopo martedì, la questione sarà netta. E anche il destino di Ederson, forse, risulterà più chiaro.