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Pagelle Lazio-Napoli 0-0: Zielinski e Ostigard d'orgoglio, Raspadori e Politano fantasmi. Castellanos a salve

Poche emozioni all'Olimpico tra Lazio e Napoli, due squadre scese in campo con tante assenze. Un punto per parte, col debutto tra gli azzurri di Ngonge e Dendoncker.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Zero a zero. Anche nei tiri in porta. Lazio e Napoli conquistano un punticino che serve a poco nello spareggio Champions dell’Olimpico. Una partita priva di numerosi protagonisti, ma soprattutto di emozioni. In particolare nel primo tempo. Solo nella ripresa le due squadre ci hanno provato con maggior convinzione, ma senza andare poi realmente vicine alla rete. Napoli che ha fatto debuttare nel finale due nuovi acquisti: Ngonge e Dendoncker, ingiudicabili per lo scarso minutaggio loro riservato da un timoroso Mazzarri.

Lazio-Napoli, la chiave tattica

Sarri e Mazzarri alle prese con tante assenze. Il tecnico della Lazio non rinuncia al modulo d’ordinanza, il 4-3-3. Quello del Napoli ripropone la difesa a tre esibita in Supercoppa, con due giocatori – Politano e Zielinski – in appoggio all’unica punta, Raspadori: un falso nove, più che un centravanti classico. Mancano i giocatori d’estro – Zaccagni e Kvaratskhelia – e mancano pure gli attaccanti col gol nel sangue: Immobile e Osimhen. Ne nasce un primo tempo bloccato, in cui entrambe le squadre fanno fatica a proporre gioco. Isaksen da una parte e Zielinski (con la valigia pronta) dall’altra i giocatori più ispirati. Ma entrambi i portieri rimangono inoperosi.

Rivivi le emozioni di Lazio-Napoli

In avvio di ripresa è la Lazio ad alzare i ritmi. O almeno a provarci. La pressione biancoceleste si alza e il Napoli va un po’ in sofferenza, soprattutto quando perde il pallone sulla tre quarti. Il primo cambio al 15′: Gaetano per Demme, ammonito. Una sostituzione che restituisce fosforo in mediana agli azzurri. Sarri, che ha i due centrali di difesa (Romagnoli e Gila) gravati da un giallo, risponde con Pellegrini al posto di Lazzari, poi inserisce Vecino per Guendouzi. La Lazio vive di fiammate: su Castellanos è provvidenziale Ostigard. Il Napoli ci prova solo su punizione con Zielinski: fuori di poco. Nel finale c’è spazio anche per i nuovi arrivati azzurri, Ngonge e Dendoncker. Ma il risultato non cambia.

Top e flop Lazio

  • Provedel 6 – Sempre attento nelle rare occasioni in cui è chiamato in causa.
  • Lazzari 6 – Bada più a mantenere la posizione che a proporsi in avanti (dal 26′ st Pellegrini SV).
  • Gila 6 – Qualche erroruccio di troppo, ma nel complesso non sfigura.
  • Romagnoli 6 – Si affaccia spesso e volentieri in area avversaria, senza successo. Rimedia un giallo su Politano.
  • Marusic 6 – Come Lazzari sulla corsia di destra, sembra più preoccupato di contenere che di costruire.
  • Guendouzi 5,5 – Troppi errori in fase di appoggio e anche nel pressing lascia a desiderare (dal 32′ st Vecino SV).
  • Cataldi 5,5 – Sarri gli chiede ritmo e dinamismo che riesce ad assicurare solo in parte (dal 39′ st Rovella SV).
  • Luis Alberto 5,5 – È chiamato a inventare, a ricamare calcio: ma non sembra nella sua serata migliore.
  • Isaksen 6,5 – Il giocatore più pericoloso della Lazio, moto perpetuo sulla corsia di destra (dal 39′ st Pedro SV).
  • Castellanos 5,5 – Fa rimpiangere l’assenza di Immobile.
  • Felipe Anderson 5,5 – Si adatta a giocare sulla sinistra, senza combinare granché.

Top e flop Napoli

  • Gollini 6 – Serata in cui non deve fare gli straordinari, si disimpegna bene coi piedi.
  • Ostigard 6,5 – È dato in partenza, ma gioca una partita attenta e ordinata.
  • Rrahmani 6,5 – Da centrale della difesa a tre ritrova l’antico smalto.
  • Juan Jesus 6 – Lotta, combatte e sgomita, quello che gli chiede Mazzarri.
  • Di Lorenzo 5,5 – Da esterno di centrocampo non riesce a dare quel qualcosa in più.
  • Demme 6 – Torna titolare dopo una vita, viene sostituito poco dopo aver beccato il giallo (dal 15′ st Gaetano 6 – Entra bene in partita provando anche la conclusione).
  • Lobotka 6 – Bravo a far salire la squadra, non a trovare varchi per i compagni in attacco.
  • Mario Rui 6 – Il “professore” di Spalletti adesso è un maestrino che si limita ad assegnare compitini per i compagni (dal 34′ st Mazzocchi SV).
  • Politano 5 – Un fantasma. Dovrebbe dare una mano a Raspadori, ma non si vede mai (dal 39′ st Lindstrom SV).
  • Zielinski 6 – Qualche lampo per il discusso polacco, in campo nonostante l’addio ormai certo (dal 39′ st Dendoncker SV).
  • Raspadori 5,5 – Isolato in avanti, prova a fare quel che può ma combina davvero poco (dal 34′ st Ngonge SV).

Lazio-Napoli, tabellino

Lazio-Napoli 0-0

Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari (26′ st Pellegrini), Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi (32′ st Vecino), Cataldi (39′ st Rovella), Luis Alberto; Isaksen (39′ st Pedro), Castellanos, Felipe Anderson; All. Sarri

Napoli (3-4-2-1): Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus; Di Lorenzo, Demme (15′ st Gaetano), Lobotka, Mario Rui (34′ st Mazzocchi); Politano (39′ st Lindstrom), Zielinski (39′ st Dendoncker); Raspadori (34′ st Ngonge). All. Mazzarri

Arbitro: Orsato di Schio
Note: ammoniti Demme, Romagnoli, Gila, Cataldi, Ostigard. Angoli 4-3. Recupero: 0′ pt, 5′ st. Spettatori 30mila circa.

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