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Bari come Napoli: "De Laurentiis vattene", bombe carta e contestazione al San Nicola

Anche i pugliesi sul piede di guerra: dal sogno promozione all'incubo serie C dopo il ko interno con la Reggiana, nel mirino la famiglia De Laurentiis

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

L’anno scorso c’erano i tifosi della A16, i napoletani che – ignari di essere alla vigilia di una stagione storica che avrebbe portato allo scudetto – invitavano il presidente De Laurentis a prendere l’autostrada per Bari e rimanere solo lì a far calcio, liberando la città partenopea. Quest’anno oltre agli stessi tifosi azzurri, attoniti per il crollo post-tricolore, sono gli stessi fan baresi a contestare fortemente la famiglia del produttore cinematografico.

Contestazione a Bari dopo il ko con la Reggiana

Dopo mesi di insofferenza e mal di pancia ieri lo sfogo plateale. A far cadere le braccia il ko per 2-0 con la Reggina-2 (visti i 12 indisponibili) è scoppiata la contestazione al San Nicola. Necessario l’intervento delle forze dell’ordine all’esterno dello stadio dopo l’ennesima delusione che spedisce il Bari nella parte destra della classifica.

Sconfitto per la quinta volta in stagione e per la prima nel 2024 il Bari ha lasciato il campo con i fischi dei 16mila del San Nicola e le bandiere ammainate in Curva Nord ad accompagnare il post-partita. «Vergognatevi» il coro per i giocatori, “Vattene” quello per i De Laurentiis, tanto il figlio Luigi – che è il presidente – come il padre Aurelio.

Bombe carta e fumogeni: intervengono le forze dell’ordine

A fine gara centinaia di tifosi hanno preso di mira la porta 1, quella che conduce alla tribuna d’onore, con lancio di bombe carta e fumogeni, e si sono poi spostati alla porta 8, per un confronto di pochi minuti che ha coinvolto il direttore sportivo Ciro Polito e i calciatori con l’allenatore Pasquale Marino.

Fioccano le reazioni sul web: “Facciamo schifo. State ammazzando una piazza”, oppure: “Era ora, ma basta veramente…..non abbiamo mica l’anello al naso! Che brutta fine ci stanno facendo fare…..il prossimo anno rischiamo di giocare con il Nardò” e ancora: “Timidi segni di dignità…ma ancora 16mila fessi allo stadio a farsi prendere per i fondelli” e ancora: “In un anno hanno delapidato passione ed entusiasmo in due piazze come Bari e Napoli”

C’è chi scrive: “Quello che succederà sarà inevitabilmente che anche la prossima estate gli investimenti saranno prossimi allo zero. Società che continua a prendere in giro la piazza e usarla come bancomat” e infine: “Purtroppo non è possibile cacciare via questa proprietà, ma Polito è corresponsabile di questo scempio. Ha fatto l’impossibile per smantellare la squadra e, se davvero sei convinto di aver allestito una buona squadra. Ora fai mea culpa davanti a tutti e prendi, PER TEMPO, i necessari puntelli. Bisogna seriamente fare qualcosa per mantenere la categoria, per il bene di tutti”

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