L’Inter debutta in Champions League con un ottimo pareggio a reti bianche contro i fuoriclasse del Manchester City. All’Etihad va in scena la finale di due stagioni fa, ma questa volta il risultato è diverso. Inzaghi imbriglia Guardiola, Acerbi annulla Haaland e sono proprio i nerazzurri ad avere le occasioni più nitide, senza però riuscire a sfruttarle.
- Manchester City-Inter, le scelte a sorpresa di Inzaghi
- Primo tempo senza reti, ma Inzaghi imbriglia Pep
- Inter: mezz'ora per Lautaro, Mkhitaryan spreca
- Le pagelle dell'Inter
- Top e Flop del Manchester City
Manchester City-Inter, le scelte a sorpresa di Inzaghi
Per l’esordio in Champions League contro i campioni d’Inghilterra Simone Inzaghi lascia fuori tre elementi imprescindibili dell’Inter che la scorsa stagione ha stravinto la Serie A. Già, Pavard, Mkhitaryan e soprattutto capitan Lautaro Martinez, non ancora in condizione, lasciano spazio a Bisseck, Zielinski e Taremi, che fa coppia con Thuram. Guardiola rimette Rodri al centro del villaggio, con Savinho, Bernardo Silva e Grealish alle spalle del fenomeno Haaland.
Primo tempo senza reti, ma Inzaghi imbriglia Pep
Il leitmotiv della gara è chiaro: nei primi minuti il City prova a fare la partita col giro palla ch’è il marchio di fabbrica di Guardiola, mentre l’Inter è attendista e prova – quando può – a colpire in contropiede con la velocità di Thuram. L’impostazione tattica di Inzaghi premia i nerazzurri che riescono a creare più occasioni rispetto ai padroni di casa, che in difesa palesano qualche lacuna come del resto già evidenziato nel corso del match di Premier col Brentford. Al 35′ si vede Haaland: il rasoterra dal limite del norvegese finisce non molto lontano dal palo alla sinistra di Sommer. Quindi è ancora il turno di Thuram, che, splendidamente servito da Zielinski, non trova la porta da buona posizione. Poco prima dell’intervallo l’Inter sfiora il gol in contropiede: Ederson, però, si oppone a Carlos Augusto.
Inter: mezz’ora per Lautaro, Mkhitaryan spreca
A inizio ripresa Guardiola opera subito due cambi: fuori l’evanescente Savinho e anche De Bruyne, dentro Foden e Gundogan. Al 65′ tocca a Inzaghi: è il momento di Lautaro per Thuram, dentro anche Mkhitaryan per Zielinski. Il Manchester City aumenta i giri e s’intravede qualche sprazzo del gioco del tecnico catalano: al termine di una combinazione nello stretto, Foden spara centralmente sprecando un rigore in movimento. L’occasione migliore, però, capita sui piedi di Mkhitaryan che, servito da Dumfries, gira alto sulla traversa. Finisce 0-0 ed è un punto d’oro
Le pagelle dell’Inter
- Sommer 6,5: Primo tempo da spettatore, nella ripresa si fa trovare pronto ogni volta che è chiamato in causa.
- Bisseck 6: Inzaghi lo rispolvera dopo la prova tutt’altro che memorabile col Genoa all’esordio in campionato. Il tedesco alterna cose buone a qualche leggerezza (dal 74′ Pavard: sv).
- Acerbi 7: A 36 anni si ritrova a marcare il ciclone Haaland, 12 anni in meno e un bottino di 9 gol nelle prime 4 giornate di Premier. Acerbi lo bracca e lo contiene come meglio non avrebbe potuto.
- Bastoni 6: Dopo un primo tempo perfetto (ma senza le sue consuete sgroppate, del resto si gioca pur sempre contro il City…), rischia di combinarla grossa a inizio ripresa per eccesso di sicurezza.
- Darmian 5,5: Non perché la sua prova nel complesso sia stata negativa, tutt’altro. Ma, imbeccato alla perfezione da Taremi, spreca un’occasione colossale provando un improbabile colpo di tacco anziché concludere verso la porta del City. (dal 74′ Dumfries: 6,5: Subito un’accelerazione con cross in mezzo per Mkhitaryan che non inquadra la porta).
- Barella 7: La fascia da capitano lo carica ancora più del solito. In mezzo al campo giganteggia: il suo dinamismo lo rende prezioso in fase di copertura e anche nelle ripartenze.
- Calhanoglu 6,5: Risparmiato col Monza, il turco è come sempre prezioso nella zona nevralgica del campo. Bravo anche a dare una mano in difesa.
- Zielinski 6,5: Il polacco ex Napoli parte male perdendo un pallone che poteva caro, poi però carbura e mostra il meglio del suo repartorio. (dal 65′ Mkhitaryan 5,5: Gli capita una chance d’ora, ma spara alto).
- Carlos Augusto 6,5: Il connazionale Savinho è un cliente scomodo: il sostituto di Dimarco lo riesce a contenere e sfiora anche il gol in contropiede poco prima dell’intervallo (81′ Frattesi: sv).
- Thuram 6: La sua velocità mette in crisi la retroguardia di Guardiola, ma spreca troppe opportunità per mancanda di freddezza e lucidità. (dal 65′ Lautaro 6).
- Taremi 6: Preferito a Lautaro, gioca molto bene di sponda ma non tenta mai la conclusione.
Top e Flop del Manchester City
- Grealish 6,5: Soprattutto nella ripresa è l’elemento più ispirato della squadra di casa, uno dei pochi che tenta di cambiare passo e saltare l’uomo.
- Gundogan 6,5: Entra nella ripresa e risulta più pericoloso di Haaland.
- Ederson 6: Sarà anche un mago coi piedi. Però è proprio coi piedi che, nel tentativo di evitare un corner, rischia la clamorosa frittata servendo Darmian. Si riscatta con un buon intervento su Carlos Augusto.
- Rodri 5,5: Alla prima da titolare dopo l’Europeo vinto con la Spagna, non è ancora al top della forma e lo si intuisce quando si fa soffiare un pallone potenzialmente sanguinoso in mezzo al campo dopo un quarto d’ora.
- Haaland 5: Lui che è abituato a segnare gol a raffica si ferma di nuovo contro l’Inter. Come in occasione della finale di Champions di due anni fa resta a secco né riesce a creare chissà quali problemi ad Acerbi e compagni. La rete numero 100 è rinviata (probabilmente) alla prossima partita.
- Savinho 5: Tanto fumo, poco arrosto. Guardiola lo capisce e dopo l’intervallo non rientra sul rettangolo verde.