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Palio di Siena 2023 trionfa la Selva, Tittia fa la storia: quinto successo di fila

Nessuno come Giovanni Atzeni che, nel regalare la vittoria alla contrada, ha messo a referto la decima personale, metà delle quali consecutive. Ora si attende l'appuntamento del 16 agosto

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Dominio doveva essere e dominio è stato: Giovanni Atzeni detto Tittia e la Selva hanno trionfato nel Palio del 2 luglio, quello dedicato alla Madonna di Provenzano, corso dal primo all’ultimo metro in testa grazie al favoloso spunto di Violenta da Clodia. L’accoppiata ha concesso il bis dopo che già lo scorso anno (era il 17 agosto) si era imposta correndo per il Leocorno, a riprova di una superiorità che era già emersa lampante nei giorni che hanno preceduto la prima carriera del 2023.

Tittia è entrato così nella storia, e l’ha fatto dalla porta principale: è il primo fantino di sempre ad aver conquistato cinque edizioni consecutive del Palio, ed è anche il primo del nuovo millennio ad aver centrato 10 vittorie (su 36 carriere), dato che lo proietta tra i 15 più vittoriosi di tutti i tempi. Numeri impressionanti per un fantino che ha dimostrato semplicemente di essere il più forte, bravissimo nel saper gestire anche la lunga mossa che ha contraddistinto le fasi iniziali della carriera.

Un Palio senza storia: perfetto spunto di Atzeni

Tittia è stato perfetto nello spunto, potendo godere anche di una posizione al canape decisamente favorevole: la Selva è stata estratta come terza contrada, curiosamente dopo Onda e Torre, che con Viso D’Angelo (montato da Carlo Sanna detto Brigante) e Zio Frac (sul quale ha corso Giuseppe Zedde detto Gingillo) erano accreditati come i cavalli più temibili sulla via che avrebbe potuto condurre Atzeni alla decima vittoria in carriera.

La mossa è stata un po’ più lunga del previsto perché la sorte ha voluto che la Chiocciola (Jonatan Bartoletti detto Scompiglio sull’esordiente Anda e Bola) venisse stata estratta di rincorsa, e con la Tartuca in piazza (Una per Tutti, montata da Sebastiano Murtas detto Grandine) l’obiettivo di Scompiglio altri non avrebbe potuto essere, se non quello di impedire alla rivale di poter avere un buono spunto.

Invero, però, tra i canapi per almeno mezzora non c’è stato nulla da segnalare nella parte superiore, quella appunto occupata anche dalla Tartuca (estratta come sesta), mentre in basso Onda, Torre e Selva hanno dovuto cercare di calmare i rispettivi cavalli, apparsi decisamente irrequieti.

La Chiocciola però ha atteso a lungo prima di entrare, evidentemente decisa unicamente a cogliere di sorpresa la Tartuca, non preoccupandosi più di tanto di quel che succedeva altrove e facendosi beffe anche dei richiami del mossiere Bartolo Ambrosione, che in un paio di occasioni ha invitato Bartoletti a entrare.

Odore di “cappotto” e decima vittoria di Tittia

L’unica mossa di giornata, subito ritenuta valida, è arrivata al quinto tentativo in cui cavalli sono stati fatti rientrare tra i canapi: lo spunto poderoso di Violenta da Clodia ha praticamente impedito a qualsiasi cavallo rivale di insinuarle il primato, col solo Zio Frac (Torre) che ha provato per due giri a riportarsi sotto, senza però riuscire nel proprio intento.

Va così in archivio la decima vittoria di Tittia, che a ben vedere è stata forse anche una delle più agevoli e meno complicate, per quanto il cavallo vincitore alla mossa ha mostrato un po’ di nervosismo finendo spesso per mettersi di traverso, costringendo la Torre a uscire spesso e volentieri dal proprio posto.

Quella che sembrava però essere una tavola apparecchiata per l’ennesimo trionfo di Atzeni ha perfettamente confermato le attese della vigilia: tra 45 giorni, quando si correrà il Palio in onore dell’Assunta, il fantino sardo (ma di origini tedesche) proverà a centrare il terzo “cappotto” della sua carriera, cioè la terza doppietta luglio-agosto nello stesso anno, impresa già riuscita nel 2019 e nel 2022, cioè a cavallo dei due anni di stop imposti dalla pandemia.

La lunga attesa fino al 16 agosto

Tittia ha letteralmente fatto il vuoto, ma non sono mancati spunti di interesse alle sue spalle: su tutti le “nerbate” che i fantini di Chiocciola e Tartuca si sono dati alla fine del primo giro, di fatto confermando quanto visto già nelle giornate di prova quando la tensione tra le due contrade rivali aveva suscitato interesse.

Come da previsioni, nulla da fare per l’Aquila, con Stefano Piras detto Scangeo che ha montato l’esordiente Veranu inseguendo vanamente una vittoria che in contrada manca dal 1992 (è la “nonna” in piazza).

Niente da fare anche per il Nicchio, a secco di successi dal 1998, che poteva godere dell’assenza in piazza della rivale Valdimontone. Hanno chiuso con il cavallo “scosso”, cioè senza fantino, Chiocciola, Istrice, Giraffa e Onda.

Il 16 agosto, come detto, si correrà il secondo Palio del 2023: vi parteciperanno di diritto Aquila, Bruco, Drago, Istrice, Oca, Pantera e Torre, più altre tre contrade che verranno estratte a sorte tra le 10 restanti domenica 9 luglio (se estratta, la Civetta non correrà poiché deve scontare ancora un Palio di squalifica).

Palio di Siena 2023 trionfa la Selva, Tittia fa la storia: quinto successo di fila Fonte: Getty Images

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