Entusiasmo e misura sono il marchio di fabbrica di Raffaele Palladino, che ha raddrizzato in men che non si dica la situazione di classifica del Monza e che, dopo aver fatto lo sgambetto alla Juventus, è pronto a sfidare il Milan a San Siro: “Ha ragione Pioli, è una partita ‘romantica’. Berlusconi e Galliani non vedono l’ora che arrivi domani. Sarà bello giocare in uno stadio gremito, ma non stiamo percependo come ‘particolare’ questa vigilia. Ho chiesto ai ragazzi di avere leggerezza mentale: queste sono partite belle da affrontare, danno visibilià e possono cambiare una carriera, ma dobbiamo avere umiltà e determinazione. Non firmerei per il pareggio, però guarderò sia prestazione che risultato. Non ci saranno Izzo e Rovella: per sostituire quest’ultimo devo solamente scegliere l’uomo giusto, i centrocampisti stanno bene. Abbiamo un gioco corale, non mi preoccupa la fase realizzativa: è chiaro che bisogna mettere le punte nelle condizioni migliori per fare gol”.
Dietro gli elogi ai rossoneri è celato il modo puntiglioso di studiare calcio del 38enne napoletano: “Ho visto almeno 10 partite del Milan in questi giorni, giocano un calcio fantastico e lavorano per principi di gioco e occupazione degli spazi, ho imparato molto studiandoli. Proveremo a fare la nostra gara, contando su organizzazione e preparazione fisica: vorrei limitare i loro pregi e avere coraggio. Per dare un senso alla partita non penseremo solo alla difesa”.
La gavetta dell’ex Juventus è stata bruciante: “Non mi sarei aspettato di arrivare in tre anni a San Siro: ho lavorato nel settore giovanile e mi è cambiata in un mese la vita. Provo a dare il meglio di me: maturo ogni giorno assieme ai ragazzi”.