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Pallanuoto: morto Geppino D’Altrui, tra i fondatori del mito del Settebello

Capitano dell’Italia che vinse l’oro alle Olimpiadi di Roma ’60, era stato inserito nella International Swimming Hall of Fame insieme al figlio Marco, olimpionico a Barcellona ’92: aveva 89 anni  

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

La pallanuoto italiana e internazionale è in lutto per la morte di Giuseppe “Geppino” D’Altrui, leggenda del Settebello di cui è stato capitano alle Olimpiadi di Roma ’60, concluse dagli azzurri con la medaglia d’oro al collo. Padre dell’altro olimpionico Marco, oro a Barcellona ’92, nel 2009 Geppino D’Altrui fu stato inserito insieme al figlio nella International Swimming Hall of Fame.

Pallanuoto: morto Geppino D’Altrui, ex capitano del Settebello

Se il Settebello è divenuta la nazionale più vincente dello sport italiano lo deve a personaggi come Geppino D’Altrui, fuoriclasse della pallanuoto e capitano dell’Italia che conquistò l’oro olimpico alle Olimpiadi di Roma ’60, scomparso ieri sera a Pescara, sua città d’adozione, all’età di 89 anni (ne avrebbe compiuti 90 il 7 aprile).

Pallanuoto: Geppino D’Altrui e l’oro olimpico di Roma ‘60

Nato a Napoli nel 1934, Geppino D’Altrui è stato prima uno straordinario nuotatore e poi un pallanuotista di livello internazionale. Dopo i trascorsi nel nuoto e nel nuoto di fondo, D’Altrui iniziò a giocare a pallanuoto a 14 anni con la Rari Nantes Napoli, unica squadra di cui ha indossato la calottina insieme alle Fiamme Oro, nel periodo del servizio militare.

Ma il nome di Geppino D’Altrui è legato soprattutto al Settebello, con cui ha disputato 4 Olimpiadi consecutive – da Melbourne ’56 a Città del Messico ’68 – vincendo l’oro a Roma ’60: D’Altrui era il capitano di una Nazionale leggendaria, composta da stelle come Eraldo Pizzo, Dante Rossi, Brunello Spinelli, Gianni Lonzi, Franco Lavoratori, Danio Bardi, Rosario Parmegiani, Luigi Marinelli, Salvatore Gionta, Giancarlo Guerrini e Amedeo Ambron. Con gli azzurri D’Altrui ha vinto anche un bronzo europeo a Torino ’54 e due medaglie d’oro (Barcellona ’55 e Napoli ’63) e una d’argento (Beirut ’59) ai Giochi del Mediterraneo.

Pallanuoto: Geppino D’Altrui e il figlio Marco nella Hall of Fame

Ma Geppino D’Altrui ha contribuito a scrivere la storia della pallanuoto italiana anche da allenatore, guidando Rari Nantes Napoli, Rari Nantes Salerno, Mameli, Chiavari e soprattutto il Pescara: lui il tecnico della promozione in serie A di una squadra che, grazie ai giocatori allevati da D’Altrui nelle giovanili, arriverà poi a vincere il “triplete” nel 1988. Di quella squadra faceva parte anche il figlio di Geppino, Marco D’Altrui, a sua volta campione olimpico col Settebello a Barcellona ’92: nel 2009 padre e figlio vennero inseriti contemporaneamente nella International Swimming Hall of Fame, un onore mai riservato a nessun altra coppia di familiari nella storia della pallanuoto. Nel 2015 anche il Coni volle rendere omaggio a Geppino D’Altrui conferendogli il Collare d’Oro al Merito Sportivo.

Pallanuoto: morto Geppino D’Altrui, tra i fondatori del mito del Settebello Fonte: Ansa

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