Il Setterosa mette da parte la paura e sale sull’ultimo treno per le Olimpiadi di Parigi 2024: l’Italia supera per 18-12 il Canada nella finale per il 7° posto del torneo femminile di pallanuoto dei Mondiali di Doha 2024 e conquista l’ultimo ticket per i Giochi della prossima estate in Francia. Coronato il lavoro del c.t. Carlo Silipo, insediatosi dopo la mancata qualificazione ai Giochi di Tokyo.
- Pallanuoto, Mondiali di Doha: Setterosa qualificato per le Olimpiadi
- Pallanuoto: Silipo, il c.t. della rinascita del Setterosa
- Pallanuoto, Mondiali di Doha: il Setterosa domina il Canada
- Pallanuoto, Setterosa: le dedica di Tabani a Barbara Bufardeci
- Pallanuoto, Setterosa: il commento del c.t. Silipo
Pallanuoto, Mondiali di Doha: Setterosa qualificato per le Olimpiadi
La grande paura del Setterosa di mancare la qualificazione alle Olimpiadi per la seconda volta consecutiva è finalmente svanita: l’Italia ha piegato il Canada per 18-12 nella finale per il 7° posto del torneo femminile di pallanuoto dei Mondiali di Doha, conquistando il pass olimpico per Parigi 2024. La Nazionale del c.t. Carlo Silipo ha centrato all’ultimo tentativo un bersaglio sfiorato ripetutamente nell’ultimo anno e può dunque tornare alle Olimpiadi dopo aver mancato l’edizione di Tokyo.
Pallanuoto: Silipo, il c.t. della rinascita del Setterosa
Silipo e il suo staff, di cui fa parte in qualità di preparatrice dei portieri anche la campionessa olimpica di Atene 2004 Elena Gigli, compiono dunque la missione per cui erano stati arruolati dalla FIN nel marzo 2021, dopo la sconfitta contro l’Ungheria nel preolimpico di Trieste che aveva escluso il Setterosa dalle Olimpiadi in Giappone. Un k.o. arrivato al termine di periodo nero per l’Italia femminile della pallanuoto, che dopo l’argento a Rio 2016 aveva collezionato soltanto eliminazioni ai quarti di finale nei grandi appuntamenti internazionali.
Insieme al suo staff, Silipo – campione olimpico, recordman di presenze nel Settebello e già tecnico del Posillipo e delle nazionali giovanili maschili ma alla sua prima esperienza nella pallanuoto femminile – ha avviato la ricostruzione del Setterosa, restituendo fiducia alle azzurre con un crescendo di risultati di rilievo: 4° posto ai Mondiali di Budapest 2022, bronzo agli Europei di Spalato 2022 e ai Mondiali di Fukuoka 2023, traguardo condito dalla clamorosa vittoria nei quarti sulla corazzata Stati Uniti. Una volta vicino al pass olimpico, però, il Setterosa ha iniziato a tremare, fallendo ben 5 gare che gli avrebbero potuto dare la qualificazione. Le ultime due proprio a Doha, nel quarto di finale con la Grecia e poi nella semifinale per il 5° posto contro l’Olanda.
Pallanuoto, Mondiali di Doha: il Setterosa domina il Canada
Quello di oggi col Canada era dunque un vero e proprio spareggio olimpico: il Setterosa l’ha dominato ritrovando fluidità e precisione in attacco, trascinata dalle sue leader offensive. Cinque gol e premio di MVP per Roberta Bianconi, che a 34 anni disputerà la sua terza Olimpiade (ha vinto l’argento a Rio 2016), 4 per Silvia Avegno e Sofia Giustini, le due azzurre che militano all’estero, nelle squadre catalane di Matarò e Sabadell.
Pallanuoto, Setterosa: le dedica di Tabani a Barbara Bufardeci
Tante lacrime a fine gara tra le azzurre del Setterosa. “Piango perché dopo Fukuoka avevo promesso alle mie compagne che saremmo andate a Parigi e così è stato – le parole di Chiara Tabani, con Bianconi l’unica azzurra ad aver già giocato le Olimpiadi, vincendo l’argento a Rio 2016. Difensore dell’Orizzonte, Tabani ha dedicato il successo a Barbara Bufardeci, per 10 anni team manager del Setterosa, morta prematuramente lo scorso novembre a causa di una malattia. “Barbara è la nostra forza, le avevo promesso con tutta me stessa che ce l’avremmo fatta. Ci siamo riuscite e siamo contente: ora andremo a Parigi a dimostrare quelle che realmente siamo”.
Pallanuoto, Setterosa: il commento del c.t. Silipo
“Sono stati due mesi molto intensi – il commento a caldo del c.t. del Setterosa Carlo Silipo -, abbiamo vissuto questa pressione del pass olimpico sin dai Mondiali di Fukuoka. Quando siamo stati vicini all’obiettivo ci siamo un po’ innervositi, l’avremmo potuto raggiungere due volte agli Europei di Eindhoven ed è andata male, due volte qui ed è andata male… È stato un incubo che non ci ha fatto esprimere al meglio. Ma è normale. In questo gruppo solo due ragazze sono già andate ai Giochi, anche io non ho esperienza come allenatore alle Olimpiadi e molte delle altre ragazze sono alle prime armi, nessuno di loro vissuto questa adrenalina, questa necessità di vincere che la qualificazione olimpica impone. Viverla da allenatore per la prima volta è stata davvero tosta. Ora ci possiamo liberare di questo peso e tornare più forti di prima”.