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Manuela Giugliano riscrive la storia del Pallone d'Oro femminile: è la prima finalista italiana di sempre

La 27enne centrocampista della Roma e della Nazionale è ufficialmente tra le trenta migliori calciatrici del mondo

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

La 68esima sarà, per molti versi, un’edizione storica del Pallone d’Oro. Sono numerosi, infatti, gli spunti interessanti che regala il premio assegnato dalla rivista francese France Football per premiare i migliori della stagione precedente. Per la prima volta dal 2003, infatti, la manifestazione non vedrà tra i trenta finalisti in lizza per il premio di miglior calciatore dell’anno né Lionel Messi, né Cristiano Ronaldo. Per l’Italia, invece, la storia la scrive Manuela Giugliano, diventando la prima finalista azzurra al Pallone d’Oro femminile di sempre.

Pochissima Italia in lizza per il Pallone d’Oro

Poca, pochissima Italia rappresentata nell’edizione 2024 del Pallone d’Oro: Gian Piero Gasperini e Carlo Ancelotti in corsa come migliore allenatore, Gigio Donnarumma serio candidato per il premio Yashin e qualche candidato (non certo favorito), come Lautaro Martinez, Hakan Calhanoglu, l’eroe della finale di Europa League, Ademola Lookman, e i nuovi acquisti della Roma, Artem Dovbyk e Mats Hummels, nei trenta migliori al mondo.

Manuela Giugliano nella storia

Restando in giallorosso, a rendere, però, orgoglioso il nostro Paese ci pensa Manuela Giugliano, prima finalista azzurra di sempre al Pallone d’Oro femminile. Nessuna italiana del pallone era mai riuscita ad entrare nelle trenta candidate al prestigioso premio. A riscrivere la storia ci ha pensato la 27enne centrocampista della Roma e della Nazionale, che dovrà vedersela con una concorrenza agguerrita, che annovera nomi importati come quelli delle spagnole campionesse del Mondo, Alexia Putellas, già vincitrice di due edizioni e la campionessa in carica, Aitana Bonmatì.

Assegnato dal 2018 anche alle donne, nelle precedenti cinque edizioni (nel 2020, esattamente come per gli uomini, non è stato assegnato per via dell’emergenza Covid), seppur il talento non sia mai mancato, il Pallone d’Oro Femminile non aveva mai visto alcuna giocatrice italiana riuscire ad arrivare a essere riconosciuta come una delle migliori trenta calciatrici a livello mondiale.

I numeri di una stagione straordinaria

Con il numero 10 sulle spalle e la fascia da capitano al braccio, la Giugliano, che è nata il 18 agosto 1997 a Castelfranco Veneto e ha un passato nell’Atletico Madrid e nel Milan, ha trascinato la Roma femminile alla conquista dello Scudetto e della Coppa Italia, mettendo a segno 16 reti in 39 gare in tutte le competizioni. Con la Nazionale, invece, le presenze complessive sono 79, con 11 gol.

Numeri e prestazioni importanti che le sono valse il secondo scudetto e il secondo titolo consecutivo di migliore calciatrice del campionato 2023/2024 e, ora, l’ingresso nel gotha del calcio mondiale. Una gran bella soddisfazione per lei, che su Instagram, per ora, si è limitata a commentare ripostando nelle stories i tweet della nomination, e per l’intero movimento del calcio femminile italiano, che dimostra una volta di più la propria crescita.

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