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Paolo Rossi è morto, le reazioni: il dolore dei 'ragazzi dell'82'

Collovati: "Una parte della mia vita se ne va". Cabrini distrutto.

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La morte di Paolo Rossi, dopo quella di un’altra leggenda come Diego Armando Maradona, scuote tutto il calcio: da tutto il mondo arrivano le reazioni alla scomparsa di Pablito. Tra le più significative quella di Junior, ex centrocampista del Torino che era in campo nello storico Italia-Brasile del 1982, la partita della tripletta del bomber azzurro: “Nonostante tutto quello che fece contro la nostra Seleçao, non ha mai detto una parola fuori posto. Lo rispettavo moltissimo. Quando arrivai in Italia dopo i Mondiali del 1982, lui giocava nella Juventus. Ci incontravamo spesso perché frequentavamo gli stessi ristoranti, era sempre gentile ed educato”.

Tra le reazioni di cordoglio, arrivano a pioggia quelle degli ex compagni di Nazionale. 

Fulvio Collovati: “Mi continuano a scrivere nella chat i miei compagni dell’82… se ne è andata una parte di noi. Se ne va una parte della mia vita”.

Antonio Cabrini: “Sei mesi fa ho perso un fratello, oggi ne piango un altro. Non voglio dire altro, per me questo non è il momento di parlare”.

Dino Zoff: “Mi dispiace tantissimo. Non so cosa dire, è stato fulmine a ciel sereno. Abbiamo sempre avuto un grande rapporto con Paolo, simpatico, intelligente, era un po’ che non ci sentivamo, ci avevano detto qualcosa ma non pensavo fosse così grave. I rapporti con lui erano stupendi, era simpaticissimo. Intelligente, aveva tutto per stare bene”, sono le parole riportate dalla Gazzetta dello Sport.

Pietro Vierchowod: “È stato un grande giocatore del Mondiale ‘82 e soprattutto era una persona molto sensibile, una brava persona. È una grande perdita per il calcio mondiale. Avevo letto che non stava bene ma non pensavo che potesse lasciarci così presto”.

Queste le parole di Giancarlo Antognoni: “Un altro pezzo di storia del mio amato calcio se ne va. Grande Paolo con te ho vissuto in Nazionale gli anni più belli. Ti voglio bene. R.I.P”.

Così Giovanni Galli a Lady Radio: “Ci sono degli sportivi che sono delle icone e sono irraggiungibili. Paolo Rossi invece era non solo lo sportivo del Mondiale di Spagna ‘82, ma anche la persona più disponibile e alla mano mai conosciuta, il fratello di tutti ed il figlio che tutti i genitori avrebbero voluto avere. Lui era amico di tutti, sorrideva sempre a tutti, era sempre disponibile, sempre con un sorriso. Era difficile vederlo arrabbiato. Non ho parole per descriverlo perché sarebbero troppo povere per la sua generosità”.

“Paolo Rossi… era ragazzo come noi”, è l’omaggio di Antonello Venditti, che gli dedicò una strofa della sua canzone “Giulio Cesare”

“Il nostro e solo nostro,  Paolo Rossi…ha fatto sognare tutti noi italiani, lasciandoci ricordi che rimaranno per sempre. Grazie Pablito”: è il tweet di Giuseppe Rossi.

Tanti i club italiani ed esteri che hanno ricordato la sua scomparsa. Arriva l’ultimo saluto anche di Jurgen Klinsmann: “Ciao Pablito, ti ricordiamo per sempre”.

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