Per chi ama il calcio, e non solo, la perdita così tragica di Emiliano Sala su cui è chiamata a far luce la magistratura è un assurdo inaccettabile. Con lui, se n’è andato suo padre. Vittima di un infarto e del dolore insopportabile, a cui ha resistito poco meno di tre mesi: Horacio Sala si è lasciato vincere da questo dramma che non appartiene al mondo del pallone, ma alla sua famiglia, ai suoi amici e a quanti l’hanno incontrato e amato, come ha dimostrato il suo labrador.
Poco prima di morire, il papà del calciatore, vittima di un incidente aereo nel Canale della Manica, accusa il club gallese in una intervista rilasciata alla BBC di avere abbandonato il figlio al suo tragico destino.
In un nuovo documentario-intervista, ha ricordato tra le lacrime come fosse risultata insulsa la scelta di un mezzo di trasporto così a rischio.
“Con tutti i soldi che avevano speso per comprarlo dal Nantes perché non hanno pensato a trovare un mezzo più sicuro e preservarlo da rischi? – ha detto un mese prima di morire -. Era così difficile ipotizzare un rischio del genere?”. Il Cardiff aveva pagato ben 15 milioni di sterline per acquisire il cartellino di Emiliano: “Lo hanno lasciato da solo. Lo hanno lasciato come un cane. Lo hanno abbandonato”, il suo sfogo.
Come riportato, dopo la tragica scomparsa del giovane attaccante argentino di origine italiana, è nata una controversia economica tra i due club coinvolti nella vicenda su cui ha richiamato a una soluzione sobria e più composta anche la FIFA. Mamma Mercedes Taffarel, nel documentario non ha fatto fatica ad ammettere la sua incapacità di affrontare questo lutto: “…sogno il momento in cui sentirò squillare il telefono perché so che Emiliano chiamerà, poi mi rassegno perché so che non sarà possibile”. La replica della società a queste affermazioni è ferma: “Il club e la città è stata vicina al dramma della famiglia Sala ed è stato fatto di tutto affinché dopo questa tragedia la famiglia di Emiliano possa essere aiutata dal club”.