Intervistato da Tuttosport, Lorenzo Sonego ha parlato lungamente di come ha seguito la finale degli Australian Open, del suo rapporto con Jannik Sinner e del suo desiderio di provare a replicare quanto fatto in Coppa Davis nel 2023 anche alle Olimpiadi di Parigi 2024.
- La finale contro Medvedev
- Sonego-Sinner in coppia anche alle Olimpiadi?
- Il suo rapporto con Jannik
- Sul talento di Sinner
La finale contro Medvedev
Come tutti gli italiani anche Lorenzo Sonego non si è perso la prima, incredibile, vittoria di un titolo dello slam del suo amico Jannik Sinner: “Ho seguito la finale a casa, incollato allo schermo. Ero preoccupato per i primi due set in cui Medvedev ha giocato aggressivo come mai, ma a un certo momento nel secondo parziale ho visto che la partita stava iniziando a girare, con il russo che ha iniziato a subire la stanchezza e Jannik che invece era diventato molto più efficace, continuo, capace di accelerazioni improvvise e decisivo nello scambio. Ci ho impiegato un po’ a rendermi conto dell’importanza del successo in Coppa Davis e immagino che Jannik ci metterà del tempo per assorbire e metabolizzare l’entità del suo successo in Australia”.
Sonego-Sinner in coppia anche alle Olimpiadi?
I successi e il livello dell’altoatesino aiutano tutto il movimento tennistico italiano e i suoi colleghi-amici, che, spinti dai suoi traguardi, lavorano ogni giorno per migliorarsi e avvicinarsi per quanto possibile a lui: “La vittoria di Sinner ci sprona ancora di più ad allenarci. Jannik aiuta a tutti noi a cercare il limite e superarlo. Percepiamo anche responsabilità crescenti.
Sonego ha anche parlato di un sogno nel cassetto per questa stagione che include proprio Jannik: “Personalmente aumenta anche il desiderio di andare alle Olimpiadi a caccia di una medaglia. In doppio si possono schierare due coppie per Nazione e mi piacerebbe tantissimo giocare Sinner. Una coppia è giusto che sia composta da Bolelli e il mio amico di una vita, Vavassori, che sono stati fenomenali. A Wave auguro di arrivare alle Finals nella nostra città”.
Il suo rapporto con Jannik
Il bellissimo rapporto tra Sonego e Sinner è diventato evidente a tutti durante la Coppa Davis dove i due hanno giocato assieme. Il tennista torinese ha raccontato anche come è nata la loro amicizia: “Ho scritto a Sinner subito dopo la finale. Ci rivedremo giovedì al Quirinale e sarà un’altra sensazione indimenticabile essere accolti dal Presidente Mattarella. La conferma definitiva che abbiamo compiuto un’impresa sensazionale. Io e Jannik siamo diventati amici durante i tornei e ci siamo e ci siamo trovati bene perché Jannik è una bella persona, semplice, umile e tranquillo come lo vedete voi. Condividiamo anche gli stessi modi di divertirci: giochiamo a carte, Burraco il nostro preferito, o alla play”.
Sul talento di Sinner
Sonego ha raccontato anche di quando la prima volta che affronto Jannik si rese conto del suo incredibile talento: “La prima volta che ho affrontato Sinner ho capito che avrebbe fatto grandi cose in carriera. Prima di giocarci contro è difficile valutare appieno le potenzialità di qualcuno. Ma l’anno scorso a Montpellier ha tenuto un livello incredibile per tutto l’incontro e anzi, nel secondo set è addirittura cresciuto in velocità e precisione, apertura di angoli. E ogni volta che l’ho ritrovato aveva qualcosa in più”.