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Tennis, Jannik Sinner vuole la vetta del ranking: la corsa su Medvedev, Alcaraz e Djokovic

Il trionfatore di Melbourne, dopo il primo Slam vinto, si complimenta con il grande sconfitto Medvedev e ringrazia tutti quelli che lo hanno aiutato

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

La rinuncia a prendere parte al torneo ATP 250 di Marsiglia (5-11 febbraio) è già stato un segnale: la scalata ai primi tre posti del ranking non è nei pensieri di Jannik Sinner. Almeno non nel breve termine, perché in qualche modo al best ranking il 22enne di San Candido è destinato ad arrivare, ma probabilmente nel mese di marzo. Quando l’occasione ghiotta potrebbero fornirgliela i Sunshine Double, ovvero i Masters 1000 di Indian Wells e Miami. Dove Daniil Medvedev dovrà difendere una marea di punti, e a Sinner potrebbe bastare veramente poco per avanzare almeno di un gradino.

Febbraio di attesa: la rinuncia a Marsiglia complica la scalata

Avesse giocato a Marsiglia, Jannik avrebbe avuto l’opportunità di confermare i 250 punti incamerati lo scorso anno grazie alla vittoria ottenuta a Montpellier, torneo in programma questa settimana (unico italiano in tabellone Flavio Cobolli, atteso mercoledì da Gael Monfils nel primo turno) e che Sinner, per ovvii motivi logistici, ha preferito saltare.

La rinuncia al secondo torneo in programma nel Sud della Francia automaticamente farà perdere 250 punti all’altoatesino, che il 12 febbraio scivolerà ufficialmente a -705 punti da Medvedev. Col quale però il neo vincitore degli Australian Open potrebbe ritrovarsi nuovamente a incrociare il cammino nell’ATP 500 di Rotterdam, torneo nel quale lo scorso anno Sinner perse in finale contro il russo. Che dovrà difendere i primi 500 dei 2.850 punti che ha in scadenza nei prossimi due mesi: tutta “colpa” dei tornei vinti lo scorso anno in Qatar (250) e a Dubai (500), ma soprattutto del successo ottenuto a Miami (ancora in finale contro Sinner: fanno 1.000 punti) e della finale persa a Indian Wells contro Alcaraz (600).

A marzo la numero 3 può essere a portata di mano

Comunque vadano le cose a Rotterdam, Sinner non potrà in alcun modo scavalcare Medvedev quando lunedì 19 febbraio verrà pubblicata la nuova classifica mondiale dopo il torneo olandese. Qualcosa di più concreto potrebbe però accadere nelle due settimane successive, quando Jannik non avrà punti da difendere al contrario appunto di Medvedev, che per il momento ha confermato la sua presenza sia in Qatar (dove è atteso il rientro di Rafael Nadal, seppur in attesa di una conferma ufficiale) che a Dubai.

Se il russo dovesse steccare anche solo uno degli appuntamenti, magari uscendo nei primi tre turni, allora ecco che le possibilità di effettuare il sorpasso acquisterebbero credito. Altrimenti sarà la primavera sul cemento americano la prima vera opportunità a portata di mano: tra Indian Wells e Miami i punti da difendere di Sinner saranno 960 contro i 1.600 di Medvedev, che dovrà avanzare in entrambi i casi in finale se non vorrà consegnare all’allievo di Cahill e Vagnozzi un’autostrada verso la numero 3.

Alcaraz ad aprile si gioca tanto. Djokovic “tranquillo” fino a giugno

Chi volesse alzare ancora più in alto l’asticella dovrebbe però lanciarsi in calcoli un po’ più astrusi e complicati, soprattutto a più ampio raggio. La numero uno di Djokovic è sostanzialmente off limits almeno fino a giugno: vero è che deve difendere 3.200 punti tra Roland Garros e Wimbledon, ma per il resto non avrà molto altro da scartare, avendo centellinato le presenze in campo nella passata stagione (appena 300 punti fino a fine marzo).

Alcaraz invece sarà un po’ più vulnerabile: nei prossimi due mesi avrà 1.910 punti da difendere, poi ne avrà 1.500 pensando ai tornei di Barcellona e Madrid, e ancora i 1.200 della finale del Roland Garros. Se Sinner dovesse imbroccare il trend giusto anche sul rosso, allora anche lo spagnolo farebbe bene a guardarsi le spalle, perché la minaccia rappresentata dal rosso di San Candido sarebbe più che reale.

L’unica certezza, al netto di tutti i calcoli possibili, è che se Jannik dovesse continuare a esprimersi sui livelli degli ultimi 4 mesi probabilmente nessuno potrà impedirgli di issarsi in vetta alla classifica mondiale entro l’estate. Vedere per credere.

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