Adesso è ufficiale: Sascha Zverev è il nuovo numero 2 al mondo grazie al successo ottenuto nella semifinale di Parigi-Bercy contro Holger Rune, cosa che gli consentirà domani di provare a conquistare anche l’ultimo Masters 1000 della stagione affrontando il vincente dell’altra sfida tra Khachanov e Humbert. Il tedesco ha così messo la freccia e scavalcato Carlos Alcaraz, che paga proprio il ko negli ottavi contro Humbert, tale da essergli costato la possibilità di difendere l’esiguo margine di vantaggio che aveva su Zverev.
- Sascha cinico e spietato: Rune non può nulla
- Bertolucci stronca Alcaraz: "Così non può insidiare Sinner"
Sascha cinico e spietato: Rune non può nulla
Sascha sapeva di avere tra le mani un’occasione ghiottissima, e puntualmente l’ha sfruttata. Rune, aggressivo ma non abbastanza per riuscire a tenere testa al tedesco, ha cercato di resistere come ha potuto: ha servito tutto sommato bene (72% di punti vinti con la prima, crollata però a 52% con la seconda) e ha tentato anche di restare aggrappato come ha potuto al rivale, riuscendo a sytrappargli anche un tiurno di battuta nel secondo set.
Zverev però s’è fatto bastare poche cose, quelle appunto sufficienti per non cedere il passo al danese: un break nel primo set, chiuso sul 6-3, e soprattutto un minibreak preso in apertura del tiebreak del secondo, dove ha sempre condotto e dove ha trovato poi anche un altro punto sul servizio avversario, coinciso con il matchpoint. A quel punto, Sascha ha realizzato di aver conquistato la seconda posizione mondiale, ma non per questo si presenterà meno affamato domani, quando contro Khachanov o Humbert punterà a vincere il settimo Masters 1000 in carriera (l’ultimo a Roma lo scorso maggio: resta quella anche l’ultima vittoria in un torneo del circuito ATP).
Grazie a questo risultato, il tedesco è ufficialmente testa di serie numero 2 alle Nitto ATP Finals di Torino: questo gli consentirà di evitare di incrociarsi con Jannik Sinner nel girone eliminatorio, col pericolo però di ritrovarsi uno tra Alcaraz (sceso alla 3) e Medvedev (alla 4). Comunque vada, una bella prospettiva per Sascha, che 27 anni sembra aver raggiunto l’età della piena maturità tennistica. Vero che Sinner resta lontanuccio, ma intanto essersi messo alle spalle Alcaraz, Medvedev e Djokovic non è cosa da tutti i giorni.
Bertolucci stronca Alcaraz: “Così non può insidiare Sinner”
A proposito di Alcaraz: Paolo Bertolucci, oggi commentatore Sky, non c’è andato giù tanto leggere nel commentare la performance non certo trascendentale del fuoriclasse spagnolo a Parigi-Bercy. “Carlos ha sostenuto con forza di aver dato il massimo a Parigi, ma allora mi domando se questo è il livello sul quale conta di esprimersi anche a Torino. Beh, così fosse, avrebbe un bel problema da risolvere. Vero è che in due settimane possono cambiare tante cose, e lui contro Humbert ha probabilmente disputato la peggiore partita della sua annata.
Ma se ambisce realmente a riprendersi il trono che oggi è di Sinner, beh, farebbe bene a cambiare registro, e pure in fretta. Alcaraz è un atleta che se va a mille all’ora diventa imbattibile, ma se non dimostra di essere continuo paga ancora tanti alti e bassi e diventa vulnerabile”.
Non è mancata poi una chiosa sul momento decisamente positivo attraversato da Zverev: “Ora che ha scavalcato lo spagnolo, sa che a Torino potrebbe affrontare Sinner solo in semifinale o in finale. Non credo sia una cosa da poco: è cresciuto tanto e può dimostrarlo ancora di più in un torneo dove arriverà con grande entusiasmo, aspettando l’esito della finale di Bercy”.